REDAZIONE CRONACA

Siccità, c’è lo stato di emergenza. Caccia a cinque milioni dallo Stato

Pronti i progetti toscani, atteso il via libera del governo. I primi finanziamenti destinati ad Orbetello

Siccità: il presidente Eugenio Giani ha firmato lo stato d’emergenza per la Toscana

Siccità: il presidente Eugenio Giani ha firmato lo stato d’emergenza per la Toscana

Firenze, 7 luglio 2022 - L’esempio da seguire potrebbe essere quello del Veneto: la Regione guidata dal leghista Luca Zaia ha presentato progetti al governo per 40 milioni e ne ha portati a casa quasi 5. La Toscana vorrebbe avere un tesoretto simile a disposizione dopo che lo stato di emergenza è diventato realtà, come annunciato ieri. La dichiarazione di sos regionale ora dovrà essere recepita da Roma per far convergere anche la Toscana nell’emergenza nazionale per la siccità insieme alle regioni assetate (oltre al Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli, Lombardia) già col bollino rosso del solleone che brucia le colture e prosciuga i fiumi.

Firmare lo stato di emergenza regionale per la siccità, "dal punto di vista pratico significa l’individuazione in tempi molto rapidi da parte nostra dei progetti che possono consentire di sopperire ai danni che si stanno provocando" come "progetti per innaffiare laddove le coltivazione risentono della carenza d’acqua e poi progetti, penso alla Laguna di Orbetello, che ci possano consentire in tempi rapidi di dare ossigenazione a uno dei luoghi più caratteristici della Toscana" spiega il presidente della Toscana, Eugenio Giani. Tra le altre misure citate da Giani c’è "la manutenzione per eliminare le perdite della rete degli acquedotti", colabrodi in varie parti della Toscana, "la necessità di pensare a un’irrigazione immediata in vaste aree della Maremma, lungo la costa tra Pisa e Livorno e nella valle del Serchio", ormai trasformato in un torrente. "Presto questi progetti di intervento immediato - ha concluso - saranno mandati a Roma".

Orbetello ha sete e il tesoro ittico è in trappola: il livello dell’acqua si abbassa ogni giorno. I soldi dal governo potrebbero liberare i canali per potere ridare ossio alla laguna. Giani ci conta e confida che la Toscana, insieme ad altre regioni, probabilmente anche l’Umbria, entri in un secondo pacchetto di zone aride che Roma può aiutare. Tra le priorità toscane anche una legge che semplifichi la realizzazione di invasi. Il presidente ha convocato per domani la cabina di regia con tecnici e assessori: non si vuol perdere tempo e si confida che le risorse arrivino in tempi brevi. Le cinque regioni riconosciute in stato di emergenza hanno ricevuto subito un pacchetto di 36 milioni (10,9 milioni all’Emilia Romagna, 4,2 milioni al Friuli Venezia Giulia, 9 milioni alla Lombardia, 7,6 milioni al Piemonte e 4,8 milioni al Veneto). Il centrodestra toscano attacca Giani: dito puntato per i ritardi della dichiarazione dello stato di emergenza.

"Estremo ritardo a fronte di una situazione chiara da giorni - sottolinea il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi - enti locali, categorie economiche, operatori e cittadini avevano sollecitato a più riprese un intervento della Regione". La Lega rivendica di aver dato l’allarme da mesi e mesi: "Finalmente Giani se n’è accorto: era fine marzo quando abbiamo chiesto interventi urgenti" ricorda la consigliera toscana Elena Meini.

N.B.