LISA CIARDI
Cronaca

Siccità in Toscana, sbloccati fondi e cantieri. Ma per il Serchio è allarme rosso

Adottati provvedimenti d’emergenza per il Padule di Fucecchio e il lago di Massaciuccoli. Le dighe per il momento riescono ad alimentare i principali fiumi toscani. Falde, situazione critica

Firenze, 12 luglio 2022 - Il fiume Serchio sorvegliato speciale, nel padule di Fucecchio è scattato lo stop ai prelievi d’acqua, a Massaciuccoli si valuta di attivare un sistema di pompaggio per versare artificialmente acqua nel lago. E tanti corsi d’acqua resistono soprattutto grazie a dighe e invasi, registrando però un abbassamento importante dei livelli e il proliferare di alghe. La siccità non cessa di farsi sentire in Toscana dove, nonostante qualche precipitazione sporadica, lo stato di fiumi, canali e corsi d’acqua continua a preoccupare. In base all’ultimo report elaborato dalla direzione Difesa del suolo e protezione civile della Regione (aggiornato al 10 luglio e redatto con l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale), il confronto con gli anni della grande sete (2007, 2012 e 2017) conferma la gravità della situazione per le falde sotterranee. "Su 60 stazioni della rete di monitoraggio – si legge nel report – circa il 68% registra altezze piezometriche (metri sul livello marino medio) in linea (53%) o inferiori (15%). Al 30 giugno tra le stazioni caratterizzate da livelli scesi oltre la fascia di oscillazione stagionale della falda, se ne segnalano almeno 11 (tra le più importanti) con abbassamenti significativi".

Dalle falde ai fiumi, lo scenario non cambia. Particolare attenzione al Serchio che, spiegano dalla Regione, "alla stazione di misura di Ripafratta, venerdì 8 luglio aveva una portata, misurata dal Settore idrologico e geologico regionale, pari a circa 3 metri cubi al secondo, ben al di sotto dei 6,7 della media di giugno. E anche Arno, Ombrone Grossetano e Magra hanno portate in diminuzione". A reggere la situazione, riversando acqua nei fiumi, i grandi invasi che nonostante l’uso intenso delle ultime settimane restano abbastanza pieni: il bacino Enel del Serchio lo è al 92%, Bilancino al 91,08%, Montedoglio al 78,7%, Levane al 77,2%, La Penna all’86,02%. "Stiamo affrontando la peggior siccità degli ultimi 100 anni – spiega l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – e dobbiamo prendere decisioni importanti. Abbiamo coinvolto tutti i soggetti interessati e per venerdì attendiamo da loro l’elenco delle opere da finanziare entro 60 giorni per essere inserite nella richiesta di emergenza nazionale". Dopo la dichiarazione di emergenza regionale, la richiesta di quella nazionale servirebbe appunto a intercettare fondi per lavori urgenti.

Anche perché nuvole all’orizzonte non se ne vedono. "A parte qualche temporale sporadico sugli Appennini, che comunque non cambia le cose, non ci sono precipitazioni in vista – spiega il direttore del Lamma, Bernardo Gozzini – . Anzi, la prossima settimana non è escluso che le temperature salgano ancora, con punte massime di 38/39 e anche 40 gradi. Luglio e agosto sono mesi con temporali che danno solo qualche piccolo sollievo alle colture. Per incidere sulla siccità occorrerà attendere settembre".