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Arezzo, 14 febbraio 2025 – Sicurezza: la Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino e il Comitato delle categorie economiche e produttive, unitamente, richiedono un nuovo incontro urgente con il Prefetto
Si è tenuto questa mattina alla sala della musica, in piazza della Libertà a San Giovanni Valdarno l'incontro della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino con il comitato delle categorie economiche e produttive del Valdarno per fare il punto su tre importanti tematiche che erano già state oggetto di confronto nei mesi precedenti: sicurezza, crisi del comparto moda nel territorio e ambito turistico.
Al tavolo la presidente della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno, il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, il sindaco di Bucine Paolo Nannini, il sindaco di Loro Ciuffenna Andrea Rossi, il sindaco di Castelfranco Piandiscò Michele Rossi, il sindaco di Laterina Pergine Valdarno Jacopo Tassini, l'assessore del Comune di Montevarchi Lorenzo Allegrucci, l'assessore del comune di Cavriglia Thomas Stagi. Presente anche il Comitato delle categorie economiche e produttive composto da Confcommercio, CNA, Confapi, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria. Ha esposto gli argomenti durante la riunione la portavoce Federica Vannelli.
Come uditori in sala il vice questore della polizia di stato di Montevarchi Gian Fabrizio Moschini, il comandante della stazione dei carabinieri di San Giovanni Valdarno Alessandro Paris e i comandanti della polizia municipale dei comuni.
Primo argomento portato sul tavolo è stato quello della sicurezza. Dopo l’incontro del 4 ottobre scorso della Conferenza zonale dei sindaci del Valdarno aretino al centro di GeoTecnologie con i rappresentanti delle categorie economiche e produttive del Valdarno e a seguito anche del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto di Arezzo Clemente Di Nuzzo che si è riunito il 7 novembre a Palazzo d’Arnolfo, la situazione non è migliorata.
Tutti i sindaci o loro rappresentanti hanno preso la parola per ricordare i ripetuti episodi di micro criminalità che si sono verificati sull’intero territorio nel corso degli ultimi mesi che rappresentano motivo di preoccupazione e apprensione per cittadini e imprese. Allo stesso modo le categorie economiche hanno presentato un quadro estremamente critico della situazione.
La questione principale rimane quella relativa alla scarsità delle dotazioni organiche degli agenti della polizia di stato nel commissariato di Montevarchi e dei carabinieri e nelle varie stazioni presenti nel territorio del Valdarno.
Sia la Conferenza dei sindaci sia il Comitato delle categorie economiche hanno ribadito che il Valdarno è un territorio vasto, fortemente urbanizzato e popoloso e che presenta un elevato numero di imprese e attività. Una scarsa dotazione organica delle forze dell’ordine implica una minore sicurezza del territorio sia percepita sia reale. La Conferenza dei sindaci e il Comitato delle categorie economiche esprimono quindi forte preoccupazione rispetto a questa situazione e richiedono a Prefettura e Questura risposte concrete e rapide. Come emerso durante la riunione, gli incrementi di personale alla polizia di stato, con due nuovi agenti arrivati nelle scorse settimane risultano assolutamente insufficienti perché andranno a ricoprire altrettanti pensionamenti che si manifesteranno nel prossimi mesi. Stessa situazione per quello che riguarda le dotazioni organiche dei carabinieri.
Per questo la Conferenza dei sindaci e il Comitato delle categorie economiche, ad una sola voce, esprimono una profonda insoddisfazione. Unitamente richiedono con urgenza un nuovo incontro al prefetto di Arezzo per affrontare la questione. E’ necessario, come è stato sottolineato da tutti i presenti, che il Valdarno abbia le riposte richieste da troppo tempo in termini di sicurezza.
Il secondo argomento all’ordine del giorno è stato la crisi del comparto moda. Sia il tavolo regionale sia tavoli nazionali stanno fornendo parziali risposte ma non risolutive. Le categorie economiche hanno sottolineato come il 2024 sia stato un anno molto critico. C’è un piccolo spiraglio di ripresa ma si tratta di una ripresa molto lenta e anche il 2025 sarà un anno difficile. In un quadro generale che presenta molte complessità, dove alcune aziende hanno chiuso e altre probabilmente chiuderanno nei prossimi mesi, la richiesta è che la Regione e il Governo possano dare sostegno e supporto a quelle realtà che lavorano rispettando i valori della responsabilità sociale.
Inoltre fra gli imprenditori della filiera della moda che chiuderanno, molti cercheranno di reinventarsi investendo in nuove progettualità. La seconda richiesta è stata quindi che i comuni siano vicini a questi imprenditori e possano svolgere un ruolo di facilitatori e aiutarli in questa fase delicata rispetto ai passaggi burocratici necessari per le imprese.
Infine per quello che riguarda l'ambito turistico, di fronte alla nuova legge regionale che ne ridefinisce ruolo e funzioni, il comune capofila continuerà ad essere Bucine. Il Comitato delle categorie economiche ha chiesto di avere un ruolo nella definizione di questa nuova strutturazione. Nei prossimi incontri verranno discusse e proposte nuove strategie, alla luce anche della nuova normativa regionale sul turismo.