LISA CIARDI
Cronaca

Mille occhi sulla città: accordo tra i Comuni e gli istituti di vigilanza. E i furti sono in calo

La Toscana sesta regione in Italia: 3.812 reati ogni 100mila abitanti. Siamo tornati ai livelli degli anni Novanta ma la percezione del pericolo stenta ad abbassarsi. I "colpi" su auto, scooter e moto resistono

Stefano Ciuoffo (foto Tommaso Gasperini/Germogli)

Firenze, 20 giugno 2023 - I reati calano, la loro percezione un po’ meno. E intanto si rafforzano le sinergie per migliorare la sicurezza nelle città. Proprio stamani, in Prefettura, a Firenze, verrà presentato il rinnovo del protocollo d’intesa "Mille occhi sulla città" che coinvolge i Comuni di Firenze ed Empoli, insieme agli istituti di vigilanza privata di tutta la provincia. In base al documento, attivo già da alcuni anni, gli istituti si impegnano a segnalare alle forze dell’ordine ogni anomalia rilevata che possa interessare l’ordine pubblico.

Non solo i reati perseguibili d’ufficio dunque (come previsto dal codice penale), ma anche fattori di degrado ambientale e sociale o elementi potenzialmente critici.

Ma qual è il livello di sicurezza in Toscana? Una risposta arriva dal rapporto curato da Irpet presentato a Firenze. Secondo lo studio, che analizza i dati del 2021, la Toscana resta stabile nella graduatoria dei tassi di delittuosità. Anche per il 2021 conferma infatti (come ormai da 20 anni) la sesta posizione in Italia, con 3.812 reati ogni 100mila abitanti, meno delle principali regioni del centro nord. I reati denuncati sono stati 140mila, con un trend in calo costante dal 2013 che, è stato spiegato, riporta ora la Toscana ai livelli di fine anni ’90. Va detto che, trattandosi del 2021, i numeri sono ancora influenzati dalla pandemia ma, secondo Irpet, la tendenza è comunque confermata.

"Abbiamo assistito – ha detto l’assessore regionale alla sicurezza, Stefano Ciuoffo – a una diminuzione dell’incidenza dei furti, che da soli rappresentano circa la metà dei reati: nel 2020 era scesa per l’emergenza Covid, mentre nel 2021 ha registrato una lieve crescita (+5mila denunce), rimanendo però al di sotto dei valori del pre-pandemia (-27mila denunce; -34%). In ogni caso sarebbe sbagliato abbassare la guardia: serve proseguire il lavoro di squadra con le forze dell’ordine e l’impegno a creare reti di socialità". In calo nel 2020 e nel 2021 i furti con destrezza, le rapine in casa e nei negozi, lo spaccio e lo sfruttamento della prostituzione. "La diffusione dei reati più comuni – ha spiegato il direttore di Irpet, Nicola Sciclone - è in linea con il peso economico e demografico della Toscana, oltre che con i flussi turistici, che incidono in modo importante. Parlando poi della gravità dei reati, i numeri di quelli più violenti sono tra i più contenuti in Italia".

Se infatti la Toscana è la quarta regione per furti di auto, scooter e moto; quinta per furti con destrezza, in abitazioni, negozi e veicoli in sosta, si classifica invece diciassettesima per omicidi colposi e quattordicesima per violenze. Restano poi le differenze fra zone. Tre province si posizionano tra le prime 25 in Italia per incidenza di "delittuosità": Firenze (settima, con un tasso di 4.719), Prato (ottava, 4.403) e Livorno (nona, 4.257). Fra le aree più tranquille, ecco invece Siena (87esima con un tasso di 2.548 contro una media nazionale di 2.976), preceduta da Arezzo (75esima, 2.724) e Pistoia, (41esima, 3.228). In miglioramento, anche se in modo più lento, la percezione di sicurezza: fra gli intervistati, la percentuale di chi ritiene che il rischio criminalità nella zona in cui abita sia "abbastanza" o "molto" è calata dal 37% del 2016 al 18% del 2021.