Orlando Pacchiani
Cronaca

La Siena-Grosseto, odissea interminabile fra buche, lavori e tutor aspettando il raddoppio

Venerdì entrerà in funzione in primo rilevatore di velocità, limite 90 km orari. Ridotti gli avvallamenti principali, impossibile prevedere un rifacimento adesso

Siena, 9 luglio 2024 – Chi si è trovato a percorrere la Grosseto-Siena domenica dopo cena, di ritorno dalle località balneari, è incappato in una fila gigantesca, smaltita in un’ora e passa. Causa, il micidiale combinato disposto del restringimento della carreggiata da quattro a due corsie, all’altezza del viadotto Ornate, e un incidente a Ponte a Macereto, che ha determinato a lungo il passaggio a senso unico alternato. È uno dei periodici problemi che si riscontrano sulla Due Mari (e sul versante nord, con origini diverse, sulll’Autopalio) in attesa del completamento del raddoppio, atteso da anni e che inizia a vedere la luce. La primavera 2026 è il traguardo fissato dal commissario straordinario dell’opera Massimo Simonini nel corso del sopralluogo con il presidente della Regione Eugenio Giani, lo scorso 16 aprile.

Nel frattempo ci sarà da penare, soprattutto nei mesi estivi, perché i restringimenti (nel tratto senese Orgia-viadotto di Ornate, in quello grossetano la galleria di Pari e Lanza-Civitella) rappresentanto imbuti naturali capaci di generare lunghe code soprattutto nei fine settimana. Da segnalare anche che venerdì 12 entrerà in funzione il primo tutor, dopo l’eliminazione degli autovelox che erano posizionati nel tratto a due corsie e quindi prima a 70 e poi a 40 chilometri orari: questa volta rileverà la velocità media con il limite a 90 chilometri orati, tra lo svincolo di Iesa e il viadotto ’Le Potatine’ in direzione Siena, tratto in discesa che culmina proprio nel restringimento a due corsie dove domenica si è formata la lunga colonna di mezzi.

Altro capitolo, non meno rilevante, è quello della manutenzione. Negli ultimi giorni, nel tratto molto danneggiato a due corsie della Due Mari, tra lo svincolo di Orgia e Filetta nel Senese, Anas ha svolto quella che viene definita "attività di ripristino localizzato" a cura del cantiere che sta realizzando il raddoppio. Tradotto, sono state tamponate le buche e gli avvallamenti principali che avevano creato più di un problema agli automobilisti in transito.

Impossibile prevedere un rifacimento di fondo adesso, non solo perché quando sarà realizzato il nuovo tracciato la vecchia carreggiata sarà completamente rimessa a nuovo, ma anche perché in estate lavori particolarmente impattanti, in aggiunta all’agognato raddoppio, sarebbero un boomerang. Ma intanto è comunque necessario ovviare ai problemi principali.

Sull’ Autopalio gli interventi di adeguamento, asfaltatura, sostituzione del guardrail centrale con le nuove barriere in cemento creano periodici intasamenti, anche se i lavori più impattanti (come le chiusure totali per asfaltare lunghi tratti) vengono svolti in orari notturni. Qui servirebbe un progetto più ampio, come i vertici Anas prefiguravano già dieci anni fa, perché la carreggiata troppo stretta non consente per esempio la realizzazione di una corsia di emergenza. E per un’arteria che ospita il transito di migliaia di mezzi pesanti, anche come percorso alternativo alla gimkana valdarnese dell’A1, sarebbe una valvola di sfogo decisiva.

Al momento l’ipotesi non è entrata nella fase progettuale, mentre potrebbe trovare una svolta (ma mancano ancora circa 50 dei 150 milioni necessari) il nuovo tracciato della Cassia, accesso vitale da sud alla città di Siena e principale collegamento con Valdarbia, Valdorcia e Amiata: la sistemazione dello snodo di Isola d’Arbia e soprattutto il collegamento con la Siena-Grosseto sarebbe un toccasana, oltre a cancellare la vergogna di quei piloni di cemento abbandonati da quindici anni nelle campagne senesi.