
Reo confesso nella Lupa
Siena, 16 luglio 2022 - Massimo Marchetti, come sta Reo Confesso, il cavallo che ha corso a luglio nella Lupa?
"Bene, ero proprio a scuderia stamani mattina (ieri, ndr ). Ha ricominciato a lavorare dopo una settimana di riposo, come sempre dopo il Palio. Approfitto per ringraziare la stalla della Lupa che me l’ha riportato in buone condizioni, come del resto era arrivato".
Allora Reo Confesso sarà ripresentato per l’Assunta?
"Questo è un cavallo che per le sue caratteristiche si può permettere di fare due Palii in un anno tranquillamente. Un cavallo veramente sano. A meno che non succeda qualcosa nelle settimane a venire, permettimi di fare i debiti scongiuri, Reo ci sarà anche ad agosto".
Aveva annunciato che l’assenza di Rocco Nice, vincitore nel 2018 nel Drago, era legata alla scelta di fargli fare solo una Carriera all’anno. Allora ci sarà?
"Anche lui sta lavorando, vediamo come procede. Si tratta un cavallo di quelli che fanno saltare i popoli per cui non posso permettermi di portarlo con qualsiasi problema. La nostra abitudine è del resto di presentare cavalli in ordine e sani, cosa per cui abbiamo ricevuto complimenti. Se è perfetto lo porto altrimenti resta a casa".
Quali altri nomi per Piazza?
"Anì de Marchesana e Criptha AA, i due soggetti per il futuro nei quali credo molto. Anche perché, ormai mi conoscete, se vedo che non sono adatti per Piazza li cedo, basta che vadano a stare bene. Fra i due solo Anì, che si è comportato molto bene la notte, può fare il Palio".
C’è stata polemica sull’inserimento di otto debuttanti: cosa ne pensa Marchetti?
"Che devo pensare? Già da ora ci sono voci che lascerebbero pensare che la lezione di luglio non è servita a nulla. Mi sembra di risentire le frasi pre-Provenzan quando si diceva, e voi lo scrivevate, che i cavalli buoni non sarebbero stati presi. Mi pare che ora siamo sulla stessa linea. Non capisco cosa si vuole fare, non solo i proprietari ma anche i capitani e soprattutto i fantini".
Uno dei proprietari di Solu tue due dice che loro tengono il cavallo soltanto per Siena e non cedono alle sirene degli ingaggi nei paliotti.
"Sono più che d’accordo. Ho fatto solo una volta il palio di Fucecchio con Reo che arrivò secondo ma solo per insegnargli certe competizioni. A me interessa unicamente il Palio di Siena".
Forse bisognerebbe tornare a tenere i mezzosangue solo per la Piazza?
"Sì, va bene. Ma nel caso va premiato chi lo fa e anche valorizzati i proprietari, in tutto e per tutto ".
A Siena si preparano i cavalli e poi corrono nei paliotti di tutta Italia: correttivi?
"E’ così, non c’è niente da fare. I cavalli sono sempre più di cooperative e quindi non c’è più solo un proprietario. Siamo rimasti in pochi a prendere certe decisioni".
Mancano soggetti esperti, si dice. C’è anche carenza di fantini.
"Non mi metto a giudicare i fantini. Il mio lavoro è portare cavalli in condizione e preparati il meglio possibile. Quando ero dirigente potevo anche dare una valutazione ma adesso non è giusto".
Una priorità di cui parlare nell’inverno?
"Vanno fatti più lavori a Mociano e Monticiano per valutare meglio i cavalli, stando meno dietro ai discorsi. Se vanno bene si vede in Piazza. Valorizziamo i fatti e non le chiacchiere".