LAURA VALDESI
Cronaca

Dalla toga ai libri, l’avvocato diventa giallista

"Tutte storie di fantasia", dice Emiliano Bianchi che è ora una piccola celebrità a palazzo di giustizia

L'avvocato Emiliano Bianchi

Siena, 17 ottobre 2021 - Toga & thriller, le sue passioni. Di giorno avvocato del foro di Siena, che spazia da casi di cronaca densi di violenza a vicende edilizie per anni alla ribalta della cronaca, vedi il caso del campo da baseball realizzato a Monteriggioni quando sindaco era Bruno Valentini. E che adesso, lancia in resta, assiste la sorella dopo la tragica morte dell’ex marito in un infortunio sul lavoro a Pavia per salvare un collega. Poi la sera tardi si mette davanti al computer. Fa volare la fantasia. Scrive libri gialli. L’ultimo dell’avvocato Emiliano Bianchi, 48 anni, senese e chiocciolino, ’Sei luce dei miei occhi’, è nelle vetrine di libreria Senese e Mondadori, su Amazon. A palazzo di giustizia il legale-scrittore è diventato una piccola celebrità. I colleghi si complimentano per la vena dai toni forti e per il coraggio di lanciarsi in un’avventura che gli dà soddisfazioni. Una vera rivelazione. "Non esageriamo (ride, ndr ). Solo una grande passione. Pensare che ho frequentato un istituto professionale prima della laurea. Ma scrivere, cosa che fa parte anche del lavoro, è un ’fuoco’. Il mio sogno nel cassetto". Veniamo alla trama di ’Sei luce dei miei occhi’. "Una storia d’amore, una famiglia dove sembra che tutto fili liscio, finché non arriva una terza persona a scombinare le carte". Quanto c’è del lavoro di avvocato, delle udienze, dei mille casi che arrivano allo studio nel volume edito da ’Antipodes’? "Qualcosa del tuo vissuto metti per forza in quello che scrivi. nessun riferimento a vicende che tratto quando indosso la toga, per carità. Ho letto tantissimi gialli, non mi ispiro a nomi in particolare. Anche se, ecco, mi piace Charles Bukowski". La storia è ambientata a Siena ? "Potrebbe essere accaduta ovunque, non ha uno scenario, una cornice precisa. Il primo libro invece raccontava Milano perché serviva una città, cupa, nebbiosa e più buia" . Se fosse un processo questo thriller terminerebbe con una condanna? "Il bello di questa esperienza è che ai personaggi faccio fare ciò che mi pare. E alla fine non viene condannato nessuno, la passano liscia". Il giallo di Bianchi è dedicato a qualcuno? "No, a me stesso e alla voglia di divertirmi e di continuare a coltivare questa passione. Non ho alcuna ambizione anche se è bello farsi leggere e trasmettere qualcosa di tuo".