FABRIZIO MORVIDUCCI
Cronaca

Signa, sospesa l'elezione del sindaco. Scatta il riconteggio delle schede

Notte tesissima con contestazione davanti agli uffici comunali dei sostenitori di Monia Catalano: arrivano i carabinieri. Fossi per 16 schede sarebbe eletto al primo turno

L'arrivo dei carabinieri davanti al comune di Signa durante la contestazione

L'arrivo dei carabinieri davanti al comune di Signa durante la contestazione

Signa, 11 giugno 2024 - Elezioni sospese, a Signa, dopo una notte tesissima, con tanto di contestazioni negli uffici comunali. Dopo polemiche e discussioni sulla validità di alcuni voti (pare siano circa 230 le schede nulle) e con un testa a testa sul filo del rasoio (sarebbero 16 i voti mancanti per la vittoria al primo turno del sindaco uscente del centrosinistra Giampiero Fossi, secondo fonti Pd) si è deciso il riconteggio delle sezioni 8 e 10.

Ufficiale il ballottaggio a Signa

Ma anche il secondo scrutinio non è andato bene, con polemiche e tensioni che si sono concluse con un’irruzione in Comune dei simpatizzanti di Monia Catalano (civica), manager di 48 anni, sostenuta da “Fratelli di Signa” (Fdi), “Prima Signa” (Lega), “Signa al centro” (Iv), “Uniti per Signa”, “A Sinistra per Signa”, “Signa nel cuore”. I supporters di Catalano, esasperati dall’attesa infinita, hanno contestato il lavoro dei dipendenti comunali e degli scrutatori, tanto che in municipio sono arrivati i carabinieri. Catalano tuttavia ha respinto al mittente gli addebiti: «Una nostra delegazione è arrivata in Comune per chiedere chiarimenti sullo scrutinio, alla presenza di una pattuglia dei carabinieri che garantisse che tutto fosse condotto nella legalità e nella massima trasparenza. Nel sottolineare l'approssimazione con cui in alcuni seggi si sono svolte le operazioni di voto, tanto che 2 seggi sono tutt'oggi sub judice, non sappiamo a ora luoghi e tempi per cui avremo la certezza dell'esito finale del voto. Respingiamo al mittente tutte le strumentalizzazioni circa fantomatici "attacchi" ai pubblici ufficiali da parte nostra».

Alla fine, vista l’impossibilità di arrivare a una conclusione condivisa, le elezioni sono state sospese: le schede delle due sezioni contestate sono in corso di riconteggio in queste ore in comune sotto la supervisione della Corte d’Appello. Al momento (senza le due sezioni contestate) resta in testa Giampiero Fossi (Pd), professore in pensione, classe 1957, sindaco uscente, col 49,5% rispetto al 40,2 di Catalano.

Fuori dall’eventuale partita del ballottaggio gli altri due aspiranti primi cittadini: Vincenzo De Franco, ex consigliere di Fratelli d’Italia, uscito da Fdi a seguito della convergenza del partito su Catalano, in corsa con la civica “Signa Libera”, è arrivato al 6,58%; Francesco Draghi, col Prc si è fermato al 3,61%.