Firenze, 12 giugno 2024 – Esattamente un anno fa, il 12 giugno del 2023, moriva Silvio Berlusconi. Il quattro volte presidente del Consiglio, fondatore di Fininvest e Mediaset, ex presidente del Milan, e ideatore di Forza Italia. Gli fu fatale l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni di salute che lo avevano costretto ad un nuovo ricovero all'ospedale San Raffaele. Aveva 86 anni e da tempo combatteva contro una leucemia mielomonocitica cronica, ultima di una lunga serie di malattie a cui non aveva alcuna intenzione di arrendersi. Dall'ospedale era stato dimesso il 19 maggio, dopo 45 giorni serviti a curare la polmonite e i problemi renali e portare avanti le cure per la leucemia. Era rientrato il 9 giugno ma niente faceva pensare a un tracollo così improvviso. Aveva lavorato fino all'ultimo alla riorganizzazione del partito in vista delle elezioni europee e ne aveva parlato anche nel video inviato alla convention di Forza Italia di maggio. La politica italiana si fermò per i funerali di Stato nel Duomo della sua Milano, alla presenza di molti leader arrivati da tutto il mondo per tributargli omaggio. Tutti i media internazionali diedero ampio spazio alla morte di Berlusconi, offrendo una lunga ricostruzione biografica del fondatore di Forza Italia, tratteggiata nelle varie tappe della sua vita, dagli inizi come imprenditore alla televisione, dallo sport alla politica.
"Gli avevo fatto visita la sera precedente – ha ricordato la figlia Marina - . Tornai il giorno dopo, era molto affaticato e sofferente. Si fece accompagnare dalla poltrona al tavolo. Chiese carta e penna, chinò il capo e cominciò a scrivere. Mi sedetti vicino a lui e lo guardai lavorare. A un certo punto si fermò, alzò lo sguardo, lo fissò nei miei occhi e disse qualcosa che mi porterò dentro fino al mio ultimo istante: "Vedi, Marina, la vita è così: vieni, fai fai fai... e poi te ne vai". Oggi la famiglia si riunirà ad Arcore per una messa in ricordo del Cavaliere e un pranzo tutti assieme. Una messa nella cappella di Villa San Martino ad Arcore: sarà celebrato oggi, in forma strettamente privata, il primo anno dalla scomparsa di Silvio Berlusconi. Presente, secondo quanto apprende, la famiglia al completo, tutti i cinque figli, oltre al fratello Paolo, Marta Fascina e agli amici più stretti. Tra questi il compagno dai tempi della scuola Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani, l'ad di Fininvest Danilo Pellegrino, che poi si tratterranno per un pranzo nella storica residenza dell'ex presidente del Consiglio. Nel tardo pomeriggio, intanto, Pier Silvio Berlusconi, come si apprende, riunirà tutti i dipendenti e i collaboratori del Gruppo Mediaset nella storica sede di Cologno Monzese per ricordare il fondatore dell'Azienda. Sono previsti collegamenti anche con le sedi Roma e di Mediaset Espana a Madrid. In prima serata, Mediaset ricorderà poi Silvio Berlusconi trasmettendo in prima serata su Canale 5 "Caro Presidente, un anno dopo", un documentario di Toni Capuozzo con la regia di Roberto Burchielli. A quanto si apprende da fonti vicine ai familiari, dovrebbero essere presenti i figli Marina, Pier Silvio, Eleonora, Barbara, Luigi, il fratello Paolo Berlusconi e l’ultima compagna Marta Fascina. Sul fronte politico, invece, Forza Italia ricorderà il leader fondatore in aula alla Camera, con interventi dei parlamentari azzurri, mentre il segretario Antonio Tajani aveva già annunciato la convocazione della segreteria del partito proprio per celebrare l’anniversario della morte del presidente.
E proprio su Marta Fascina si sono accesi ultimamente i riflettori del gossip. Secondo alcuni rumors i figli di Berlusconi vorrebbero che lasciasse la villa settembre, intenzionati a riprendere possesso della residenza di Arcore. Ma è la stessa Fascina a smentire: "Sono false notizie che provengono da fonti inesistenti e inattendibili”. Nasce oggi Sandro Penna nato il 12 giugno del 1906 a Perugia. È stato uno dei massimi poeti italiani del Novecento. Tra i suoi celebri versi consegnati alla storia, molto famoso è quello che recita così: “Felice chi è diverso, essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso, essendo egli comune”.