Firenze, 10 dicembre 2023 – È morta stasera nella sua casa di Firenze la psichiatra e psicanalista Graziella Magherini, celebre per gli studi sulla cosiddetta sindrome di Stendhal, come lei chiamò il particolare stato di estasi, smarrimento, che colpisce alcuni di fronte alla grandezza dei capolavori d'arte. Una sindrome che la stessa professoressa Magherini riportava al malessere che aveva colpito lo scrittore nel suo celebre Viaggio in Italia quando sostò nella basilica fiorentina di Santa Croce.
La professoressa Graziella Magherini aveva 96 anni. Vedova da alcuni anni del professor Ivan Nicoletti, è deceduta circondata dall'affetto dei tre figli, dei nipoti e delle altre persone care. Nata a Firenze nel 1927, si era laureata nella sua città, alla facoltà di medicina, a 24 anni, poi si specializzò in psichiatria a 28 anni e ed ebbe la libera docenza a 33 anni. Si impegnò nella riforma dell'assistenza psichiatrica in Italia e da giovanissima dirigente di un reparto del vecchio manicomio fiorentino di San Salvi iniziò a occuparsi di arte terapia. Una volta attuata la riforma, la professoressa Magherini si trasferì a Santa Maria Nuova assumendo anche la direzione de Dipartimento di Salute mentale del Centro di Firenze, che riceveva i ricoveri di turisti italiani e stranieri.
In questo ruolo Graziella Magherini maturò l'esperienza che la condusse alla descrizione della Sindrome di Stendhal. Infatti, lavorando a Santa Maria Nuova, riconobbe in numerosi casi che le capitò di osservare tra i turisti ricoverati, una nuova forma di scompenso psichico, acuta e benigna, di breve o brevissima durata, che colpiva i viaggiatori stranieri a Firenze per turismo d'arte. Essi - si tratta di decine e decine di casi osservati nel corso del tempo -, venivano soccorsi e poi ricoverati in ospedale in una condizione di improvviso e inspiegabile incantamento, con svenimenti, affanni, inizio di collasso. Oggi la Sindrome di Stendhal è un fenomeno della psiche nel suo rapporto con l'arte studiato in tutto il mondo. I suoi studi vennero tradotti in più lingue e lei stessa, fino a età avanzata, ha contribuito a portare avanti questo tipo di ricerca e di studio.
“Il mondo della psichiatria e della psicoanalisi fiorentina perde un punto di riferimento. Graziella Magherini era una donna tenace, che ha segnato la psichiatria a Firenze". Lo afferma l’assessore a Welfare Sara Funaro, ricordando Graziella Magherini. “Graziella è stata una mente vivace e brillante - continua l'assessore -; grande studiosa della mente, esperta di arte e degli effetti che essa produce sul vissuto emotivo, ha avuto un ruolo da protagonista nella bella stagione della nascita della psichiatria dei servizi territoriali e della chiusura dei manicomi". "Ha interpretato al meglio il duplice ruolo dello psichiatra - aggiunge -: nella cura dei pazienti e nella formazione dei giovani professionisti che lavorano sul territorio. Mi auguro che questa sua eredità si mantenga e si rinnovi”. “Sentiremo la sua mancanza - conclude Funaro -. La sua scomparsa lascia un grande vuoto. A nome mio personale e della città esprimo le più sentite condoglianze e vicinanza ai familiari”.