
In videcollegamento da Pontremoli per illustrare i servizi offerti
Pontremoli (Massa Carrara), 25 aprile 2021 - La città del libro diventa smart. Non si affida più solo ai Premi Bancarella, che vivono stagioni faticose, ma percorre nuove strade puntando sul telelavoro. La formula è semplice: per superare lo stress dell’isolamento e della prigionia domestica del lavoro da remoto davanti al Pc occorre il supporto della soddisfazione di vivere in un contesto di bellezza. Col valore aggiunto di un fattore umano a misura di borgo, dove il vicino di casa ti chiama a bere un caffè o a farti assaggiare il dolce della nonna. E gli smart worker arrivano. In tanti: una decina hanno già trovato casa nella valle verde del Magra all’ombra dell’Appennino, altri cinquanta sono in lista.
Sono arrivati da Milano Paola e Cristiano con i loro tre bambini. Simona e Giuseppe invece si sono trasferiti da Piacenza: lei è consulente aziendale e si occupa di innovazione digitale in ambito sanitario, lui geografo, specializzato in cartografia. "Cercavamo un posto dove sperimentare qualcosa di nuovo – dicono – e quando abbiamo visto l’annuncio del progetto start-working ci siamo incuriositi". Poi ci sono Massimiliano, musicista milanese, ed Erin, scrittrice americana: hanno abitato a Dublino per una decina d’anni. E poi c’è chi torna a casa, nel borgo dei nonni, dopo tanti anni di lavoro a Milano, come Marco Bellotti. "Qui si lavora meglio rispetto alla città" assicura.
Il segreto pontremolese? Basta consultare Google Maps: nello stesso tempo impiegato per andare da Monza a Milano, da Pontremoli si possono raggiungere otto capoluoghi, passare dal mare della Versilia, alle 5 Terre, agli impianti sciistici dell’Appennino Tosco-Emiliano, fino alle Apuane. Milano è a due ore di auto. In più, a Pontremoli ci sono un’infinità di servizi: dalla fibra, a molti esercizi commerciali, bar e ristoranti, scuole, associazioni, stazione e autostrada.
A lanciare l’idea del progetto smart working era stata a ottobre un’associazione di turismo responsabile, Farfalle in Cammino, con il patrocinio del Comune e il sostegno di Lions e Rotary. Obiettivo: richiamare a Pontremoli lavoratori, magari stanchi di essere delocalizzati nel tinello di un palazzone di periferia, per vitalizzare il borgo.
"«Di posti belli ce ne sono tanti, noi abbiamo voluto aggiungere delle facilitazioni pratiche e il valore della comunità e l’autenticità dell’accoglienza. Qui il senso di comunità è così radicato che chiunque stia valutando di trasferirsi a Pontremoli per lavorare in smart working – spiega Francesco Bola, responsabile del sodalizio – se lo vorrà, sarà ospite (gratuitamente) per un giorno intero, così da scoprire questo posto meraviglioso. E per chi deciderà di trasferirsi, non importa se per un mese, un anno o una vita intera, è stato attivato un servizio di ricerca abitazione". Sono già una decina i nuovi pontremolesi che hanno affittato casa nel centro storico.