MONICA PIERACCINI
Cronaca

Smog in Toscana, tra Pm10 e biossido di azoto: in quali aree della regione si registrano criticità

Il 16 e 17 febbraio sforato a Capannori il valore limite di Pm10. Nell'agglomerato fiorentino la zona più critica per il biossido di azoto è rilevata dalla centralina di viale Gramsci

Smog in Toscana, tra Pm10 e biossido di azoto: in quali aree della regione si registrano criticità

Firenze, 20 febbraio 2024 – Nel 2023 in Toscana sono state confermate le criticità, in particolare su polveri e biossido di azoto, in alcune aree della regione. Anche in questo inizio 2024 è la Piana lucchese a sforare per il Pm10. In particolare, nell'ultima settimana, ci sono stati due sforamenti a Capannori, il 16 e 17 febbraio, e nel 2023 è proprio la stazione di fondo della Piana lucchese l'unica in Toscana a non aver rispettato il limite relativo al numero massimo di superamenti annuo, fissato in 35, mentre ce ne sono stati 38, e questo avviene per il sesto anno consecutivo. Sul biossido di azoto la criticità è invece a Firenze, in particolare in viale Gramsci, unica stazione di rilevazione in Toscana a non aver rispettato nel 2023 il limite relativo alla massima media annuale di 40 µg per metro cubo. Nel futuro, il passaggio della tramvia potrebbe migliorare la situazione, ma ciò, intanto, è quanto emerge dalle prime elaborazioni dei dati 2023 sulla qualità dell'aria, pubblicata sul sito di Arpat e realizzata dalla rete regionale di monitoraggio della Regione Toscana.

A migliorare la qualità dell'aria in questo inizio 2024 potrebbe contribuire il clima, che non è particolarmente freddo. Solitamente, infatti, la concentrazione di polveri nell’aria aumenta nel periodo invernale e l’aumento è legato a due fattori: riscaldamento domestico e maggior utilizzo da parte della popolazione delle auto.

Pm10

Nel 2023 i fenomeni di superamento di Pm10 hanno coinvolto soprattutto la zona del Valdarno pisano e Piana lucchese, l’agglomerato fiorentino e la zona di Prato e e Pistoia. Nella zona del Valdarno aretino il numero di eventi è stato contenuto per ciascuna stazione mentre nella zona costiera hanno coinvolto la stazione di Viareggio e, nella zona collinare e montana, soltanto la stazione di Lucca Fornoli. In alcune stazioni nel 2023 ci sono stati molti più superamenti dei due anni precedenti, come nelle stazioni di traffico di Firenze Gramsci e di Firenze via Ponte alle Mosse, caratterizzate anche da un leggero aumento della media annuale e nelle stazioni di fondo di Prato Roma, Pistoia Montale, Lucca Viareggio e Lucca San Concordio. A Capannori, che rappresenta la criticità regionale per il Pm10, invece, il numero è stato inferiore con un trend triennale in calo.

Particolato Pm2,5

Per quanto riguarda il particolato Pm2,5, il rispetto del limite normativo della media annuale di 25 µg per metro cubo è stato confermato nel 2023, consolidando la situazione positiva della Toscana. La media regionale è stata pari a 13 µg/m3 mentre la media massima, anche nel 2023, come negli ultimi anni, è stata registrata a Capannori, con un valore pari a 18 µg/m3. Le stazioni con le medie più elevate sono quelle della zona di Prato e Pistoia e della limitrofa Piana lucchese.

Biossido di azoto

Nel 2023, come da molti anni, il valore limite di 40 µg/m3 per la media annuale di No2 è stato rispettato in tutte le stazioni della rete regionale, eccetto che nella stazione dell’agglomerato di Firenze Gramsci, che tra le centraline di tipo "traffico" è quella posizionata a maggior flusso veicolare, registrando una media di 41 µg/m3. Pur mostrando il superamento del limite per il 2023, conferma il trend decrescente degli ultimi anni. In tutte le altre stazioni la media è risultata nettamente inferiore al limite normativo, con media complessiva regionale pari a 16 µg/m3.

Ozono

L’ozono rappresenta il parametro più critico per la nostra regione ed il raggiungimento del valore obiettivo per la protezione della salute risulta ogni anno difficoltoso in una buona porzione del territorio. Nel 2023, tre stazioni su dieci hanno registrato più di 25 superamenti della media mobile di ozono: Montale, Maremma e Lucca Carignano. A causa dell’importante influenza che le condizioni meteorologiche, in particolare l’irraggiamento solare estivo, esercitano sulla formazione di questo inquinante, gli indicatori di ozono, si legge nel report di Arpat, subiscono grandi variazioni di anno in anno, per questo il valore obiettivo è definito come valore medio degli ultimi tre anni.

Il valore obiettivo per la protezione della salute umana, nel 2023, è stato superato in quattro stazioni ovvero la stazione di Montale della zona delle Pianure interne, le due stazioni di Firenze Signa e di Firenze Settignano, la stazione di Lucca Carignano della zona delle Pianure costiere. In Toscana, con la sola eccezione di Grosseto Maremma, tutte le stazioni hanno registrato nel 2023 un numero di superamenti nettamente inferiore al 2022.