
La tomba di Helmut Wiedemann
Montepiano (Prato), 15 settembre 2022 – Disperso per 78 anni, il soldato tedesco i cui resti furono trovati nel 2016, nei pressi di Montepiano, in provincia di Prato, ha finalmente un nome. Si tratta di Helmut Wiedemann, e la sua identificazione, avvenuta grazie alla piastrina e ad altri oggetti personali trovati accanto al corpo, è stata confermata dal Wast, l'archivio militare di Berlino. Il ritrovamento del suo corpo avvenne grazie ai ricercatori Davide Pazzaglia e Rinaldo Fabbri di Castiglione dei Pepoli, in provincia di Bologna, noti per le loro ricerche belliche. L’identificazione dei resti del soldato tedesco trovato in Appennino è stata reso nota dall'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese. Il soldato è ritenuto un pioniere della 334esima Divisione di fanteria tedesca e sembra sia morto durante un combattimento corpo a corpo, contro il 168mo reggimento della 34esima Divisione di Fanteria Usa. Wiedemann, nato il 25 maggio 1911, ora riposa al Cimitero Militare Tedesco del Passo della Futa, sepolto vicino a Karl Moller, vent'anni, ritrovato nel 2010 dai due ricercatori nei boschi dell'Appennino tosco-emiliano con l'aiuto del metal-detector. Pazzaglia e Fabbri, ‘veterani’ delle ricerche belliche, sono i curatori del Museo Sud Africano di Castiglione dei Pepoli che si trova all'interno del Centro di Cultura.
Maurizio Costanzo