Forte dei Marmi, 26 luglio 2024 – È il paese dove badare a spese è peccato. In mezzo a Ferrari, signore agée che circolano sul triciclo con l’abito stirato dalla filippina e turisti dallo spiccato accento russo chiunque può sentirsi una star. È l’effetto Forte dei Marmi, il paese del lusso, dei prezzi stellari e di una dimensione che, nel 2027, si prospetta ai livelli di Montecarlo vista l’apertura simultanea di nuovi hotel stellati. La polemica recente sulle tagliatelle all’astice pagate 90 euro si è tradotta in un ping pong di commenti. Un cliente dopo aver consumato il pranzo in famiglia al bagno Cesare ha pensato di postare sui social quello scontrino da capogiro che è stato subito motivato dal titolare dello stabilimento: “l’astice, come indicato sul menù, costa 18 euro l’etto e noi ne mettiamo mezzo chilo in ogni piatto”. Polemica sgonfiata e portafoglio alleggerito se si vuole il piacere del palato. Sono ormai arcinoti i listini del Crazy Pizza, la catena di pizze gourmet che pochi giorni fa Flavio Briatore ha inaugurato anche al Forte, a due passi dalla piazza del mercato (anch’esso difficilmente low cost): per una Margherita si spendono 18 euro, per la Vesuvio (mozzarella di bufala, provola, pomodorini, provolone e basilico) 37 euro. Il calzone semplice 32 euro. Poi l’impennata con la Pata Negra a 60 euro e la pizza Tartufo dove quelle scaglie grattugiate impongono una spesa di 62 euro.
Quindi poche chiacchiere nella località turistica dove una stagione al mare viaggia dai 13 ai 20 mila euro nei bagni più modaioli. E in pochi battono ciglio. Tanto che sono già richiestissime le cinque tende king size da 5 metri x 3 che sono state collocate al bagno Alpemare della Bocelli family: 1200 euro al giorno per un relax ai massimi comfort. E in fatto di ristorazione questa estate l’Alpemare, forte del raddoppio del fronte spiaggia con l’acquisizione anche dello stabilimento confinante, ha avviato la partnership nientemeno che con Nobu, il prestigioso brand della ristorazione giapponese fondato da Nobu Matsuhisa, Robert De Niro e Meir Teper. Del resto è ormai arcinoto che nel ’paesello’ (come odiano sentirlo chiamare i fortemarmini) anche il mattone è d’oro.
Forte dei Marmi supera pure Cortina per i prezzi delle compravendite, con una media di oltre 2 milioni facendo mangiare la polvere a Capri (sfiora i 1.400.000 euro) e Portofino (955.000). Per chi pertanto è poco incline alla vita spendacciona non resta che una passeggiata sul pontile, ammirando mare e Apuane. Quello è gratis. Ma occhio a non arrivare in auto perché per un’ora di sosta il ticket è di 2 euro.