Valerie Pizzera
Cronaca

Spiaggia di Fetovaia, divieto di balneazione lampo: è durato 48 ore

La Costa del Sole fa acqua tra divieti di balneazione, affollamento di barche e criticità di Asa

La "scogliera delle piscine" a Fetovaia

La "scogliera delle piscine" a Fetovaia

Campo nell'Elba (Livorno), 11 settembre 2023 – Il paradiso può attendere. A regola almeno 48 ore. È quanto è durato il divieto lampo di balneazione alla spiaggia di Fetovaia. Una notizia che ha destato scalpore, con i media che hanno fatto da cassa di risonanza all'incredulità di turisti, operatori e istituzioni. L'8 settembre scorso il sindaco di Campo nell'Elba aveva dovuto firmare l'ordinanza di divieto di balneazione in fretta e furia, dopo che l'Arpat aveva rinvenuto, il giorno prima, valori molto oltre la norma (enterococchi intestinali a 960 mpn/100 a fronte di una soglia di 200 mpn/100). Poi, già la sera del 9, i valori erano incredibilmente tornati a posto. Ma quale poteva essere la provenienza del liquame?. Secondo i controlli di Asa - responsabile di gestione e manutenzione delle condotte fognarie - non dalle tubature, tutte perfettamente funzionanti. Ma piuttosto "confermiamo che le cause vadano ricercate nelle vicinanze, sia lato mare, che ad oggi riteniamo più probabile, che eventualmente lato terra" – dice Asa in una nota alla stampa. Via mare il riscontro balza all'occhio al primo sguardo: la baia è invasa di barche e yacht. Una problematica, quella dell'inquinamento provocato dalla sosta selvaggia dei natanti, che è all'ordine del giorno e riguarda molte insenature dell'isola prese d'assalto. Nel frattempo, il 10 settembre emerge sul blog camminando.org, una lettera di Stefano Martinenghi, socio dello stabilimento balneare Barbatoja, che muove accuse ben precise ad Asa per una supposta correlazione trai liquami di Fetovaia e la rottura della tubazione sottomarina di Secchetto-Cavoli della settimana precedente, in seguito a cui il sindaco aveva emesso anche lì, un divieto di balneazione con l’ordinanza 116 del 30 agosto scorso, revocato l’8 settembre (protocollo 13172). Il palleggio prosegue, Asa ribatte che tra i due fatti non c'è correlazione. L'azienda afferma "con la massima sicurezza, che ciò non è possibile sia idraulicamente che biologicamente. Intanto per la distanza di oltre 2 km dal punto di rottura della condotta al centro della spiaggia di Fetovaia. Poi per le analisi di Fetovaia dell'Arpat che rilevavano oltre 900 mpn/100 enterococchi intestinali che hanno una sopravvivenza in mare limitata temporalmente. Tornando alle annose criticità di Asa nell’Elba occidentale non si possono negare quelle legate alle inadeguate tubature dell’acqua che si rompono frequentemente causando sversamenti e sprechi e mancanza prolungata dell’acqua alle abitazioni più in alto di Colle d’Orano ad esempio.