TOMMASO CARMIGNANI
Cronaca

Stadi in Toscana, il tempo stringe. Impianti vecchi e progetti in alto mare: la mappa

Strutture datate e in molti casi fatiscenti: se l’Italia è maglia nera in Europa, il Granducato fa pure peggio. E il futuro, al momento, appare incerto

Gli stadi della Toscana meriterebbero profondi interventi di restyling

Gli stadi della Toscana meriterebbero profondi interventi di restyling

Firenze, 8 gennaio 2023 - "Ho parlato con la prefetta e sono intenzionato a preparare un’istruttoria entro pochi giorni per passare in rassegna tutti gli impianti calcistici delle città toscane e vedere se si può fare qualcosa per avvicinare le gare casalinghe della Fiorentina". L’idea era venuta qualche giorno fa al Governatore Eugenio Giani, per nulla convinto della possibilità che la squadra di Italiano si trasferisca a Modena o a Reggio Emilia durante i lavori di ristrutturazione che renderanno inagibile per diversi mesi l’Artemio Franchi.

E infatti a breve, cioè giovedì 11, il Governatore sarà seduto a un tavolo con Nardella, il prefetto Ferrandino e la sindaca di Empoli Barnini per definire tempi e termini del trasloco a casa dei cugini. Quella empolese è, numeri alla mano, la soluzione migliore per comodità, risparmio economico e logistica. Ma è anche l’unica possibile, almeno in Toscana. Perché se è vero che l’Italia è maglia nera in Europa per quanto riguarda gli stadi, la geografia degli impianti sportivi delle principali città del Granducato dice che la nostra è una delle regioni messe peggio, almeno al Centro-Nord.

Vecchi, limitati nella capienza e in molti casi fatiscenti: come ha sottolineato anche l’assessore allo sport di Lucca Fabio Barsanti nel rispondere a Giani, anziché sondare la disponibilità delle varie amministrazioni ad ospitare i viola occorrerebbe prima di tutto riflettere sulle condizioni degli impianti in Toscana. Anche perché di progetti concreti per ammodernarli, a parte quello della Fiorentina, al momento non se ne vedono. Vediamo quindi meglio nel dettaglio qual è la situazione.

Lo stadio Carlo Castellani Computer Gross Arena di Empoli

Lo stadio Carlo Castellani di Empoli
Lo stadio Carlo Castellani di Empoli

La struttura. Inaugurato il 12 settembre 1965, lo stadio è dedicato a Carlo Castellani, giocatore nato nella vicina Montelupo Fiorentino e morto prematuramente nel 1944, dopo essere stato deportato nel campo di concentramento di Mauthausen. E’ l’unico altro impianto della Toscana che attualmente ospita gare di Serie A. Non è un dettaglio da poco, perché esistono dei requisiti tecnico-strutturali da rispettare per giocare nella massima divisione. Servono almeno 12mila posti a sedere (il Castellani ne ha circa 16mila) e tutta una serie di infrastrutture che ottemperino al decreto Pisanu in materia di sicurezza, come l’impianto di videosorveglianza e i tornelli per regolare l’accesso. In più il Castellani è già dotato di sala Var, altro strumento necessario per disputare partite di Serie A. Dal punto di vista strutturale, lo stadio è attualmente composto da due tribune coperte (la Tribuna centrale e la Maratona) che sono anche le uniche due strutture in cemento. Le due Curve, costruite a spicchi e ampliate negli anni, sono infatti realizzate in ferro. Lo stadio, nel complesso, può contenere circa 16mila spettatori, ha la pista di atletica che separa gli spalti dal terreno e si trova nel quartiere di Serravalle, a circa 1,5 km dall’uscita Empoli Est della Fi-Pi-Li.

Progetti futuri. L’Empoli, nel 2015, annunciò la volontà di ristrutturare autonomamente l’impianto, ma dopo aver presentato il progetto in Comune fu costretto a ritirarlo a causa dei problemi economici del partner con cui avrebbe dovuto portarlo avanti. La società, la scorsa estate, ha quindi stretto una partnership con Computer Gross, società empolese del Gruppo Sesa, ed ha promesso di presentare un nuovo progetto entro i primi mesi del 2024. Lo stadio sarà demolito e ricostruito (eccetto la Maratona), avrà una capienza di circa 16-17mila posti e vedrà la realizzazione di un hotel e spazi commerciali. La spesa sarà interamente a carico del club e dei suoi partner, tra cui dovrebbe figurare anche Conad.

Lo stadio Porta Elisa di Lucca

Lo stadio Porta Elisa di Lucca
Lo stadio Porta Elisa di Lucca

La struttura. Lo stadio Porta Elisa si trova in prossimità delle mura della città. Ospita dal 1935 le gare della Lucchese, che attualmente milita in Lega Pro. Può contenere al massimo della capienza 12 800 spettatori, che sarebbero appena sufficienti per la Serie A. Però, vista la mancanza dei tornelli all'ingresso dei vari settori della struttura, la capienza è stata ridotta a poco più di 5mila posti secondo le norme dei decreti Pisanu ed Amato. Lo stadio è appena sufficiente per i tifosi rossoneri: la struttura è vecchia e datata e soltanto dal 2015 ha una struttura in grado di ospitare tifosi disabili.

Progetti futuri. Si parla da tempo di un progetto del rifacimento dell’impianto, fermo da mesi per il mancato accordo tra la Lucchese e Aurora Immobiliare che ha presentato l’ipotesi di project financing: per l’assessore allo sport Fabio Barsanti, il tempo stringe. E le risposte non sono ancora arrivate: dopo il 22 gennaio dovranno essere esplorate altre strade per consentire l’agibilità in vista del prossimo campionato. Il progetto del club rossonero dovrebbe ampliare la capienza a 16mila spettatori e portare ad un ammodernamento generale di tutto l’impianto, ma per adesso non vengono definite tempistiche molto chiare.

Stadio Marcello Melani di Pistoia

Lo stadio Melani di Pistoia (foto Us Pistoiese 1921)
Lo stadio Melani di Pistoia (foto Us Pistoiese 1921)

La struttura. In precedenza conosciuto come stadio comunale di Pistoia, il 6 dicembre 2006 venne intitolato a Marcello Melani, presidente della Pistoiese dal 1974 al 1984, scomparso il 29 marzo del 2002 che durante la sua presidenza agli orange fece raggiungere l'unica promozione in Serie A. E proprio a quei tempi lo stadio arrivò a toccare la capienza di 34mila spettatori. Oggi l’impianto – che sulla carta ha poco più di 13mila posti – è autorizzato a contenerne circa 3mila, più che sufficienti per il pubblico di un club, la Pistoiese appunto, che milita in Serie D e che si trova coinvolta in seri problemi societari. Allo stato attuale è impensabile che possa ospitare gare di Serie A senza un importante intervento di adeguamento. Gran parte delle tribune risultano infatti inagibili per carenze strutturali.

Progetti futuri. Lo scorso anno fu presentato il “Future green stadium Marcello Melani”, un progetto faraonico da circa 80 milioni di euro, ideato dal manager Luigi Santo, con il supporto di una folta cordata di imprenditori, tra cui anche Sergio Iorio. Un piano avveniristico per ridare vita al Melani annunciato in pompa magna, ma per il momento non ci sono tempistiche precise.

Lo stadio Lungobisenzio di Prato

La nuova curva al Lungobisenzio
La nuova curva al Lungobisenzio

La struttura. Inaugurato il 7 settembre 1941 con la disputa di un'amichevole tra Prato e Genoa, lo stadio sorge nei pressi del fiume Bisenzio (da cui poi trasse il nome ufficiale). Originariamente capace di contenere 10.000 spettatori (suddivisi tra la tribuna centrale sul lato del fiume e una gradinata in legno sul lato opposto), negli anni è stato al centro di numerose vicissitudini. Nel 2017, dopo l’ennesimo progetto di restyling, il cantiere venne posto sotto sequestro dalla Procura cittadina su segnalazione dell'azienda sanitaria locale, che aveva ravvisato alcune carenze nella documentazione inerente ai lavori di abbattimento di parte degli spalti. I lavori ripartirono solo a dissequestro avvenuto, a fine agosto, ma dopo aver giocato tutta la stagione 2017/18 a Pontedera, il Prato incappò in gravi problemi societari che sfociarono in un lungo contenzioso col Comune. Lo stadio rimase di fatto chiuso fino al 2022, quando il nuovo corso dei lanieri riportò la squadra al Lungobisenzio. La prolungata assenza del calcio giocato dall'impianto ha comportato però la necessità di attuare alcuni interventi manutentivi, in particolare alla tribuna centrale, che in attesa di tornare agibile è stata sostituita da una piccola gradinata coperta in tubolare metallico. Concluse tutte le operazioni, il 9 settembre 2022 anche il rettilineo coperto ha riaperto al pubblico. Attualmente lo stadio può contenere circa 3mila spettatori. 

Progetti futuri. Tra le idee c'è quella della lista ‘Taiti per Prato’, guidata dal candidato alle prossime elezioni amministrative Massimo Taiti. Il progetto, curato dall’architetto Carlos Gustavo Loggia, prende spunto da una delibera del consiglio comunale del 6 giugno 2013. L’obiettivo è di raddoppiare la capienza rispetto ai 2800 posti attuali, di cui solo 600 coperti. Si pensa quindi di ampliare la curva Ferrovia Matteo 27, e di realizzare un nuovo blocco di tribune sul lato ferrovia accanto all’attuale tribuna ospiti. Sotto al campo sussidiario invece si vuole costruire un parcheggio interrato a un piano con duecento posti auto, anche se il progetto può prevedere anche due piani interrati. Sul lato via Firenze, invece, si vorrebbe abbattere il muro di cinta prima della tribuna d’onore, e al suo posto realizzarci un parco pubblico, a disposizione della città, da delimitare poi durante le manifestazioni sportive. Di fianco, inoltre, sorgerebbe anche un polo commerciale, da 600 metri quadri a piano, dove ospitare un negozio di articoli sportivi, un centro fisioterapico e un locale di ristorazione. Spostandosi sul lato ferrovia si vuole ampliare la vocazione polisportiva dello stadio. E quindi realizzare due campi di calcio a 5 o di padel, così da fare vivere tutto l’anno e fino a mezzanotte l’impianto sportivo.

Lo stadio dei Marmi di Carrara

Lo stadio Dei Marmi di Carrara
Lo stadio Dei Marmi di Carrara

La struttura. Il modello a cui si ispirava era lo stadio Olimpico di Roma, realizzato all’architetto carrarese Enrico Del Debbio, e come l’illustre modello non aveva una tribuna vera e propria (che venne poi costruita molti anni dopo) e aveva la pista per l’atletica leggera. La presenza della pista era stata imposta dal Ministero dello sport perché sul territorio apuano non esisteva ancora. La facciata, nel progetto, era il fiore all’occhiello dell’impianto: un enorme portale in marmo che non fu mai realizzato poiché non venne mai trovato un accordo per completarla. Anche qui capienza ridotta più volte a causa di gravi problemi strutturali. Dopo i lavori portati avanti negli anni scorsi, la tribuna può ospitare circa mille tifosi da sommare ai 1900 locali più 620 ospiti per una capienza totale di 3.520 persone.

Progetti futuri. Tra le idee per il futuro c’è la realizzazione di una nuova curva per avvicinare i tifosi di casa al terreno di gioco, ma non si hanno notizie di progetti più ampi di ristrutturazione.

Lo stadio Degli Oliveti Gianpiero Vitali di Massa

Lo stadio Degli Oliveti di Massa
Lo stadio Degli Oliveti di Massa

La struttura. Ospita le gare casalinghe della squadra locale, la Massese, che attualmente milita in Eccellenza, ma che in passato ha giocato varie stagioni in Serie C e una anche in Serie B. Lo stadio, sulla carta, potrebbe contenere 11mila spettatori, ma è in condizioni disastrose. Tra le principali criticità da affrontare, l’assenza di adeguamento antincendio per un numero di spettatori superiore a 500, la mancanza di una idonea recinzione conforme e l’assenza di adeguata separazione dei flussi di spettatori tra i vari settori. Sul lato Est, è presente una gradinata inagibile: si tratta di una struttura degli anni ‘60, all’epoca destinata esclusivamente a ‘posti in piedi’ ed oggi non più in linea con le vigenti normative. Sul lato Ovest, dove è ubicato il Parterre, il camminamento di accesso degli spettatori alla tribuna risulta ammalorato e con recinzione non in grado di impedire lo scavalcamento. 

Progetti futuri. Il Comune ha presentato uno studio di fattibilità tecnico economica elaborato dal perito industriale Mauro Pitanti per l’adeguamento dell’impianto. Si parte dalla normativa antincendio e l’ottenimento del Certificato prevenzione incendi per una capienza di 1.999 spettatori distribuiti sulla Tribuna Superiore (999 persone), Curva Nord (500) e Curva Sud (500), poi completamento dell’impianto di illuminazione del campo da gioco con due torri faro, analoghe alle altre due installate nel 2019/2020 con struttura in acciaio alte circa 30 metri, quindi efficientamento energetico con la sostituzione degli attuali proiettori a ioduri metallici con apparecchi di illuminazione a LED, più efficaci e in grado di far risparmiare nella gestione dell’impianto anche sulle manutenzioni e una vita garantita oltre il triplo rispetto ai proiettori tradizionali. Infine adeguamento dell’impianto elettrico, revisione di generatore e UPS. Il costo dovrebbe aggirarsi sui 700mila euro.

Stadio Arena Anconetani di Pisa

L'Arena Garibaldi vista dall'alto
L'Arena Garibaldi vista dall'alto

La struttura. Si trova nel quartiere di Porta a Lucca ed ospita le gare del Pisa, che attualmente milita in Serie B. La struttura è vecchia e datata ed ha recentemente avuto problemi di infiltrazioni nel settore di gradinata, tanto da richiedere urgenti lavori di manutenzione per consentire al pubblico di frequentarla. La capienza complessiva dell’impianto sarebbe di circa 14mila spettatori, ma al momento risulta omologato soltanto per 10mila a causa di problemi strutturali in una delle due curve. 

Progetti futuri. La posizione dello stadio, inglobato nel centro cittadino e quindi fonte di disagi, fece nascere l'idea di costruire un nuovo stadio nella zona industriale di Ospedaletto, alla periferia sud-est della città, contestualmente all'edificazione di un villaggio polisportivo, servito anche da una nuova stazione ferroviaria. Il progetto del nuovo stadio fu inserito nel programma elettorale 2008-2013 del candidato a sindaco Marco Filippeschi, risultato poi eletto, ma rimase lettera morta. Cinque anni dopo, in vista delle elezioni amministrative del 2018, venne invece avanzata la proposta di una profonda ristrutturazione dell'impianto esistente, mentre adesso si ragiona sulla possibilità di cedere lo stadio al Pisa Calcio per fare in modo che sia il club ad occuparsi del progetto di restyling. Il Comune ha dato disponibilità a trattare, ma siamo ancora in fase preliminare. 

Stadio Armando Picchi di Livorno

Lo stadio Picchi (foto Novi)
Lo stadio Picchi (foto Novi)

La struttura. Insieme a Empoli e Firenze è quello che più di recente ha ospitato la Serie A e quindi, sulla carta, è uno degli stadi messi meglio. La capienza complessiva è stata di 19.238 posti fino alla stagione 2014-2015. Nel mese di luglio del 2015 fu eseguito lo smantellamento della tribunetta di Curva Nord (lato Gradinata) causata da problemi di stabilità. Dal 2015-2016 al 2017-2018 si ridusse ulteriormente la capienza a poco più di 10.000 spettatori per motivi di sicurezza infrastrutturale. Dalla stagione 2018-2019, con le nuove normative di sicurezza unite a lavori di recupero e ammodernamento della struttura (avviati il 2 agosto 2018 con restauro di metà Curva Sud e installazione di nuovi seggiolini nei settori di Tribuna, Curva Nord e Gradinata), si riuscì a raggiungere il numero complessivo di 14.267 posti tutti a sedere. Nuovi lavori di risanamento dei vari settori si sono conclusi proprio lo scorso anno con l'installazione di un nuovo divisorio tra Curva Sud e Tribuna e il restauro del settore ospiti. 

Progetti futuri. Nel 2019, il candidato a sindaco del centrodestra Andrea Romiti presentò un progetto di ristrutturazione del Picchi, promettendo uno stadio da 25mila posti in caso di elezione. Da allora non si è più parlato di progetti di rifacimento dello stadio.

Lo stadio Torquato Bresciani (Dei Pini) di Viareggio

Il tempio dello sport  Iniziata la demolizione  Ora lo Stadio dei Pini  è pronto a ’rinascere’
Il tempio dello sport Iniziata la demolizione Ora lo Stadio dei Pini è pronto a ’rinascere’

La struttura. Ospitava le gare del Viareggio e la finalissima del celebre torneo di Viareggio. Impianto lentamente caduto in disgrazia, è rimasto chiuso per inagibilità per cinque anni. Di recente è stato demolito per far spazio al nuovo stadio.

Progetti futuri. Dopo un’attesa di 5 anni dalla chiusura, tutti i passaggi burocratici, i pareri favorevoli, il Covid-19, il reperimento delle risorse (10 milioni di euro circa), i lavori sono cominciati nel giugno scorso. Dovrebbe essere pronto nel 2025. Sarà uno stadio omologato per la Serie C, con ampliamento in caso di Serie B.

Stadio Città di Arezzo di Arezzo

Lo stadio Comunale di Arezzo
Lo stadio Comunale di Arezzo

La struttura. Lo stadio, che si è chiamato Comunale fino al 2006, fu inaugurato il 24 settembre 1961, in sostituzione del vecchio stadio cittadino. Da allora ha sempre ospitato le gare interne dell'Arezzo, cui è concesso in uso. La capienza supera anche in questo caso i 12mila spettatori, ma al momento è ridotta a circa 7mila. La Maratona che ospita i tifosi locali è infatti chiusa dal 2011 per problemi di inagibilità.

Progetti futuri. L’amministrazione comunale e l’Arezzo Calcio, la scorsa estate, hanno avviato una discussione circa il progetto di rifacimento dello stadio. Il nuovo impianto sarà totalmente coperto e avrà una capienza di 13mila posti, con 16mila metri quadri di aree commerciali da introdurre nelle torri laterali in stile Marassi di Genova. Il progetto presentato dall’Arezzo, descritto già in più occasioni dal presidente Manzo, prevede di rinnovare lo stadio spostando il terreno di gioco più vicino alla tribuna, che subirà solo un processo di restyling peraltro già avviato, per poi ricostruire il resto (curva sud, maratona e curva ospiti).

Stadio Artemio Franchi di Siena

Lo stadio Franchi di Siena
Lo stadio Franchi di Siena

La struttura. E’ un altro degli stadi toscani che di recente ha ospitato la massima categoria. Ha dovuto subire un adeguamento coerentemente con le prescrizioni del regolamento degli stadi ammessi dalla Lega Calcio alla Serie A e nei lavori di ristrutturazione vennero realizzate nuove tribune, servizi igienici e postazioni aggiuntive per giornalisti e disabili. La capienza è stata portata da 10 560 agli attuali 15 373 posti. Anche in questo caso, però, le strutture avrebbero bisogno di un intervento di restyling.

Progetti futuri. La società aveva presentato un progetto per un intervento di ammodernamento e ristrutturazione dell’impianto, ma attualmente è in corso un contenzioso con il Comune che sta bloccando l’iter. E' notizia di qualche giorno fa che il Tar si è dichiarato non competente a pronunciarsi sul ricorso presentato dal club bianconero in merito alla revoca della concessione dello stadio Artemio Franchi e il campo sportivo Bertoni da parte del Comune di Siena.

Stadio Carlo Zecchini di Grosseto

Lo stadio Zecchini di Grosseto
Lo stadio Zecchini di Grosseto

La struttura. La curiosità è che la gestione dell’impianto è a cura della locale società di atletica, mentre al Grosseto Calcio ne viene concesso l’usufrutto gratuito. Si tratta quindi di un impianto polifunzionale. Nel 2007, a seguito della prima promozione del Grosseto in Serie B, gli spogliatoi sono stati riallestiti e l'accesso al campo è stato riposizionato a livello del prato ("tombando" l'originario tunnel sotterraneo). La capienza, che nei decenni precedenti per motivi di sicurezza era stata progressivamente ridotta a circa 5000 posti, venne riportata a 10000 unità (tutte a sedere) mediante la posa di tribune in prefabbricato metallico sopra la curva nord (ospitante storicamente i gruppi della tifoseria organizzata grossetana) e la curva sud (sede delle tifoserie ospiti). Nell'estate del 2010 lo stadio è stato sottoposto ad un'ulteriore ristrutturazione con il rifacimento dell'impianto audio, mentre nel 2017 è stata totalmente sostituita la pista d'atletica leggera. La duplice crisi e rinascita societaria del Grosseto nella seconda metà degli anni 2010 ha comportato una progressiva riduzione della capienza effettiva dell'impianto, che pur senza intervenire sulle strutture è stata riportata tra i 6000 e i 5000 posti.

Progetti futuri. Lo stadio è in buone condizioni e al momento non si ha notizia di interventi di rifacimento o restyling.