ILARIA BIANCALANI
Cronaca

Stelle cadenti in Toscana a dicembre: ecco le Geminidi e dove vederle / MAPPA

Parla il professor Emanuele Pace, docente di tecnologia spaziale dell'Unifi, che spiega cosa accade in cielo e quali sono i luoghi migliori per assistere allo "spettacolo"

Stelle cadenti (Alive)

Firenze, 13 dicembre 2017 - Una notte con lo sguardo al cielo per osservare un fenomeno molto raro in dicembre: le stelle cadenti. Una bella occasione per alzare gli occhi alla volta stellata e ammirarne la bellezza che ci sgomenta e affascina, lasciandoci rapire dalle tante fiaccole testimoni di mondi lontani. Per saperne di più, sul verificarsi di questo evento astronomico, abbiamo chiesto all'esperto, il professor Emanuele Pace, docente di tecnologia spaziale all'Università di Firenze, nonché responsabile scientifico dell'Osservatorio Polifunzionale del Chianti: “Il fascio di meteore, o stelle cadenti, chiamato Geminidi - spiega Pace – sarà visibile nella notte fra il 13 e il 14 dicembre, ma avrà il massimo della visibilità all'alba del giorno 14. Il nome Geminidi è dovuto al fatto che si osservano principalmente in corrispondenza della costellazione dei Gemelli”. “L’abbondanza di meteore - aggiunge - scie di luce prodotte da oggetti di dimensione poco più grande di granelli di sabbia, che bruciano in atmosfera per attrito, è legata a un asteroide chiamato 3200 Phaethon. Questo asteroide, un corpo dal diametro di circa 5 km, ha un orbita che interseca quella della Terra, passandole molto vicino; nel suo viaggio rilascia lungo la traiettoria piccoli frammenti erosi dalla sua superficie grazie all’azione del vento solare. Questi frammenti restano lungo la traiettoria dell’asteroide e, quando la Terra si trova a passarci in mezzo, si osservano molti di questi entrare in atmosfera e bruciare; un po’ come succede a noi quando siamo in motorino e passiamo in mezzo a una nuvola di moscerini: sembra che siano loro a caderci sul viso”. L’Osservatorio Polifunzionale del Chianti purtroppo non sarà aperto per un'osservazione collettiva del fenomeno. “Il motivo – dice ancora Pace – è che il telescopio (il più grande della Toscana recentemente posizionato all'interno della cupola ndr) è impegnato in questi giorni in importanti misure scientifiche, per osservare i pianeti extrasolari, nell’ambito di una collaborazione nazionale denominata Gaps (da Global Architecture of Planetary Systems, in italiano Architettura Globale dei Sistemi Planetari) che ha il supporto dell’Istituto Nazionale di Astrofisica”. Il professore dà tuttavia dei suggerimenti sui luoghi più adatti all'osservazione delle Geminidi. “Fortunatamente – fa notare – sono piuttosto luminose e quindi è possibile osservarle anche senza il buio più profondo. Se proprio vogliamo ammirarne la bellezza in quantità, dovremo andare lontani dalle luci cittadine. Nei paraggi dell’Osservatorio, tipo nel Parco Botanico del Chianti, area sempre aperta, si ha uno dei cieli più belli d’Italia, ma si può andare anche in Val d’Elsa, dalle parti di Casole o nella zona di Semifonte, nei pressi della splendida Cupola di San Donnino. Allontanandosi dal Chianti, sono buoni tutti i punti di osservazione dove ci sono Osservatori Astronomici, a parte quelli cittadini, tipo San Marcello Pistoiese, La Tavolaia, Lajatico, Peccioli, Piombino, Montarrenti. Se il meteo lo consente, tutti i luoghi di montagna sono ideali, a condizione che si abbia un’ampia visuale del cielo”.