Firenze, 2 dicembre 2024 – Rossa, elegante e simbolo del Natale: la Stella di Natale si conferma la pianta preferita dai toscani per le festività. Secondo un’indagine di Coldiretti Toscana e Affi (Associazione Floricoltori e Fioristi Italiani), ben 8 toscani su 10 scelgono la versione classica rossa, considerata emblema di calore e gioia.
Se il rosso domina incontrastato, varietà alternative come il bianco, il rosa e persino versioni glitterate conquistano una nicchia di appassionati. Tra le curiosità, spiccano le varietà "Micky Mouse", con foglie che ricordano le orecchie del celebre personaggio Disney, e "Tapestry", dai colori multicolore che evocano i motivi di un tappeto persiano.
Le Stelle di Natale sono da sempre un simbolo delle feste grazie alla loro particolare disposizione delle foglie, che richiama la forma di una cometa. Il loro nome scientifico, Euphorbia pulcherrima, significa “bellissima”, un appellativo che conferma il loro ruolo come protagoniste natalizie.
Anche quest’anno, le Stelle di Natale saranno al centro di un’installazione nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, a Firenze, dove saranno utilizzate per realizzare un originale albero di Natale composto da centinaia di esemplari.
Un settore vitale per il Made in Tuscany
In Toscana, il florovivaismo legato alla Stella di Natale rappresenta una eccellenza economica: il distretto Versilia-Viareggio è il principale polo produttivo, con oltre 5 milioni di esemplari prodotti ogni anno e un giro d’affari che oscilla tra i 12 e i 13 milioni di euro. Tuttavia, il settore affronta sfide significative.
Tra i problemi principali: importazioni selvagge, soprattutto dall’Olanda, che reimmette sul mercato comunitario fiori coltivati in condizioni di sfruttamento; cambiamenti climatici, che aumentano la frequenza di attacchi da insetti alieni; costi di produzione in crescita, legati alle tensioni internazionali.
Secondo Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana, è essenziale applicare normative per proteggere i florovivaisti dalle pratiche commerciali sleali e garantire che tutti i prodotti importati rispettino le stesse regole ambientali e sociali imposte in Italia.
Peculiarità di questa pianta
Oltre al suo valore estetico, la Stella di Natale è anche un eccezionale filtro naturale. Uno studio dell’Istituto per la Bioeconomia del Cnr, presentato da Coldiretti Toscana, evidenzia che le sue foglie possono assorbire sostanze nocive come benzene, fumo di sigaretta e composti volatili emessi da stampanti e fotocopiatrici.
"Le Stelle di Natale non sono solo belle, ma anche utili per migliorare la qualità dell’aria nelle nostre case – spiega Cesani –. Promuovono la sostenibilità, alimentano un’agricoltura di precisione e sostengono un settore florovivaistico che rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra economia”.