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Arezzo, 11 febbraio 2025 – «Il Genio Civile si è impegnato a sospendere l’abbattimento, in attesa di un chiarimento con una delegazione di cittadini. Ma non sarà possibile interrompere a lungo i lavori che riprenderanno come previsto». Hanno rallentato il taglio di decine di pioppi, i cittadini della zona di via Campanacci, scesi in strada a difesa delle piante. Ieri grazie proprio alla pressione dei residenti, i lavori si sono fermati.
«Speriamo in un intervento di rappresentanti della Regione o la possibilità di un intervento del Tar – spiega Gabriele Nardoni, un residente che protesta – stiamo creando un gruppo con l’aiuto di Legambiente e di Ilaria Violin, e del comitato contro l’abbattimento degli alberi già esistente a Saione con Simona Coradeschi».
Non è la prima volta infatti che in città gli aretini si schierano in difesa del verde pubblico e contro gli abbattimenti. Sabato i residenti si sono accorti che circa 60 pioppi secolari stavano per essere abbattuti in via Campanacci. «Questa volta lo scempio non riguarda un solo albero, magari malato, o in zona rurale – dicono i cittadini - lungo le rive del Castro si sta cambiando il paesaggio cittadino». Ieri doveva riprendere l’abbattimento appena iniziato degli alberi, al fine di provvedere all’allargamento degli argini, ma i lavori si sono momentaneamente congelati.
«Il lavoro potrebbe essere effettuato salvando la maggior parte dei bellissimi pioppi presenti – dicono i residenti – vogliamo fare pressione presso le istituzioni (Genio Civile, Regione, Comune) affinché venga sospeso l’intervento, in attesa di verificare eventuali vincoli paesaggistici, o di costringere la ditta ad abbattere meno alberi possibile. In ultima alternativa, se proprio non possibile evitare lo scempio, chiediamo l’impegno a ripiantare lo stesso numero di alberi abbattuti». Il cantiere ha visto salire la protesta di cittadini, comitati e residenti che si sono fatti avanti per dire no al taglio dei pioppi in via Campanacci.
L’intervento, disposto dalla Regione direzione difesa del suolo e protezione civile settore genio Civile Valdarno Superiore, si inserisce in un progetto più ampio per la «Sistemazione idraulica del torrente Castro da località Cognaia fino al Ponte della Parata e torrente Bicchieraia da oltre 4,3 milioni di euro.
Sulla questione sono intervenuti anche i consiglieri regionali Pd Ceccarelli e De Robertis: «Accogliamo con favore la decisione dell’ufficio del Genio Civile regionale di sospendere temporaneamente i lavori per la messa in sicurezza dell’alveo dei torrenti Castro e Biccheriaia ad Arezzo, intervento che prevede anche il taglio di alcune piante, per aprire un confronto con i cittadini. Un gesto di attenzione e dialogo che dimostra la volontà della Regione Toscana di coniugare la necessità di interventi fondamentali per la sicurezza con l’ascolto delle comunità locali. Questo approccio consente di illustrare nel dettaglio le opere previste, recepire le istanze dei cittadini e proseguire speditamente con i lavori, garantendo il massimo della trasparenza e della condivisione».
«Ringraziamo gli uffici regionali e l’Assessorato per l’attenzione e la disponibilità dimostrate – proseguono Ceccarelli e De Robertis – la sicurezza del territorio è una priorità assoluta e questi interventi sono indispensabili per la tutela di tutti. Al tempo stesso, riteniamo fondamentale che i cittadini possano essere informati in maniera puntuale sull’importanza dei lavori».