MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Strage dei Georgofili, l'Accademia apre le porte alla cittadinanza

Le iniziative per la commemorazione del 27 maggio 1993

Il presidente dell'Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini (Cabras/ NewPressphoto)

Il presidente dell'Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini (Cabras/ NewPressphoto)

Firenze, 24 maggio 2022 - L’Accademia dei Georgofili, come ogni anno, dedica una serie di iniziative in memoria dell' attentato mafioso che colpì Firenze il 27 maggio 1993.

La mattina di venerdì 27 maggio, alle 9 si svolgerà una messa in suffragio delle vittime nella Chiesa di San Carlo in Via dei Calzaiuoli. In occasione di questo 29° anniversario, la sede dell’Accademia dei Georgofili sarà aperta al pubblico con una mostra sul 27 maggio 1993 con acquerelli di Luciano Guarnieri e un’esposizione di immagini fotografiche sul tragico evento. 

L’ingresso sarà libero (con obbligo di mascherina Ffp2) nei giorni 27, 30, 31 maggio e 1, 6, 7 e 8 giugno, dalle ore 10 alle ore 12.30 e dalle ore 15 alle ore 18.

Alle ore 10.30, alle ore 11.30, alle ore 15 e alle 16 di venerdì 27 maggio è inoltre prevista la proiezione del video "27 maggio 1993", realizzato dall'università degli Studi di Firenze. Il presidente dell’Accademia dei Georgofili, Massimo Vincenzini, dal pomeriggio di giovedì 26 maggio, dopo le 15, sarà disponibile per ricevere tutti i cittadini che desiderino fare visita alla sede accademica. “La memoria è fondamentale - sottolinea il presidente Vincenzini - ma non deve essere fine a sé stessa. Deve essere invece motivo di slancio più forte nell’invito a profondere ogni energia nel contrasto a ogni forma di violenza e, al tempo stesso, nel promuovere l’impegno di ciascuno a costruire un futuro migliore. Nel 1996, quando l’allora presidente Franco Scaramuzzi inaugurò la sede restaurata, l’Accademia dei Georgofili rinacque anche con un nuovo assetto metodologico e organizzativo al fine di essere ancor più efficace nell’adempiere ai propri fini istituzionali e più presente e operativa sul territorio, con la creazione di 7 sezioni distaccate nelle varie zone d’Italia e a Bruxelles. Il rilancio delle attività fu dunque una forte e ulteriore ribellione contro la brutalità della bomba. Su questa scia i Georgofili devono continuare a lavorare ancora oggi e nel futuro”.