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Stragi naziste, in attesa del risarcimento arriva la richiesta di tasse

Per l'eccidio di Falzano, cartella esattoriale 113mila euro

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Arezzo, 31 gennaio 2025 – Oltre ottant'anni di attesa per il risarcimento da 3,7 milioni di euro legato a una delle stragi naziste più efferate del 1944, l'eccidio di Falzano a Cortona in cui furono uccise 17 persone, e appena 10 giorni per vedersi notificare la richiesta di 113mila euro per la tassa sulla registrazione degli atti giudiziari. Soldi, come riporta oggi La Nazione, che l'Agenzia delle entrate chiede «entro 60 giorni» ai familiari delle vittime, circa 7mila euro a discendente, in netto anticipo rispetto alla liquidazione del danno che, nella migliore delle ipotesi, potrà avvenire tra un paio d'anni. Un paradosso denunciato dal senatore del Partito

democratico Dario Parrini, da tempo impegnato sui

risarcimenti per le stragi per cui lo Stato ha stanziato

un fondo da 61 milioni nell'ambito del Pnrr. «Già oggi

depositerò un'interrogazione parlamentare per

chiedere come sia potuta accadere una cosa del genere e come le autorità preposte intendano rimediare a una decisione così scandalosa e intollerabile» spiega Parrini. Il 20 gennaio scorso i discendenti delle vittime, difesi dall'avvocato Gianluca Luongo, si erano visti riconoscere da una sentenza del tribunale civile di Arezzo risarcimenti per complessivi 3,7 milioni di euro. Soldi sui quali non ci sono però certezze: «Le famiglie coinvolte sanno che per avere concretamente i ristori ci sarà da aspettare

un bel pò - sottolinea ancora Parrini - perché per avere gli indennizzi bisogna fare richiesta di accesso al Fondo di ristoro e per questo serve un titolo definitivo, e cioè in questo caso il passaggio in giudicato della sentenza, che con ogni probabilità non avverrà prima del prossimo mese di aprile. Secondo le poche informazioni che il Mef fa filtrare, nonostante le mie ripetute interrogazioni parlamentari, le somme saranno erogate nel 2026 inoltrato, o anche dopo, se, come molti temono, dovessero esarirsi rapidamente i 61 milioni stanziati prima di aver pagato tutti gli aventi titolo e non si dovesse provvedere tempestivamente

al rifinanziamento del Fondo stesso».