Firenze, 14 gennaio 2025 – Le procure di Prato, Firenze, Lucca e Pistoia indagano sette persone, aderenti alla Rete dei Patrioti, contestando loro, a vario titolo, i reati di oltraggio e minaccia al corpo giudiziario, e offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica. Per questi ultime due ipotesi di reato conto il Capo dello Stato procede solo la procura di Prato.
Gli striscioni
All’origine delle indagini c’è gli striscioni esposti tra il 19 e il 20 novembre davanti al palazzo di giustizia di Prato e a quelli di Firenze, Lucca e Pistoia con la scritta «Musk ha ragione toghe rosse andatevene». Gli striscioni (tutti con lo stesso contenuto) furono rivendicati sulla pagina Fb di Etruria 14 con un post dal contenuto «offensivo e oltraggioso» verso il presidente Sergio Mattarella.
Ispezioni
Sono state disposte una serie di ispezioni, perquisizioni personali e locali nei confronti di alcuni soggetti appartenenti a "Etruria 14" e "Movimento Nazionale - La Rete dei Patrioti", ritenuti gli autori dell'affissione dello striscione e della rivendicazione
Secondo quanto si apprende, tre persone sono indagate dalla procura di Lucca, tre da quella di Pistoia mentre una settima persona è indagata sia da quella di Prato che da quella di Firenze.
La difesa della Rete dei Patrioti: “Accuse assurde”
«Non molleremo il punto e difenderemo i nostri militanti in tutte le sedi opportune perché crediamo che da casi come questi passi il diritto di tutti di vivere in uno Stato libero e giusto e non in una distopia orwelliana». Lo scrive in un post su Facebook la Rete dei Patrioti, a proposito delle perquisizioni a carico di militanti del movimento e dell'associazione Etruria 14 a Prato, Pistoia, Lucca e Firenze, definendo «assurde e surreali le presunte motivazioni tra cui minacce a corpi dello Stato e offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica». La Rete dei Patrioti le definisce sproporzionate «rispetto alla semplice esposizione di striscioni che non contenevano alcun tipo di minaccia o insulto. Rivendichiamo il nostro diritto di commentare l'attualità politica e di criticare le incoerenze di chi ha per anni difeso le ingerenze di attori internazionali nella vita politica italiana (tra cui il magnate e finanziere George Soros) per poi stracciarsi le vesti di fronte ai commenti su X di Elon Musk sui procedimenti assurdi intentati da alcuni giudici italiani (come quello a Matteo Salvini per il caso Open Arms). In Italia si può e si deve commentare e criticare l'operato di tutti, incluso quello del presidente della Repubblica".
Fossi (Pd): “Bene l’intervento della magistratura”
Sulla vicenda e sulle perquisizioni, interviene il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi: "Dopo aver espresso la massima solidarietà al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ai magistrati italiani lo scorso novembre per gli attacchi e le offese ricevuti da parte di esponenti di estrema destra con striscioni affissi davanti ai tribunali di Prato, Firenze, Lucca e Pistoia, come Pd Toscana accogliamo positivamente l'intervento della magistratura. Le perquisizioni a esponenti e sedi dei gruppi Etruria 14 e Rete dei Patrioti coinvolti nella vicenda sono un chiaro segnale che l'arroganza e l'indecenza di questi gruppi di neofascisti non possono rimanere impunite. Confidiamo che vengano accertate le responsabilità di questi vili e vergognosi atti".