STEFANO BROGIONI
Cronaca

Relazione con l’allieva. Un’altra ex alunna mette nei guai il prof

La ragazza, che ha denunciato l’insegnante, è stata sentita in questura: "Scrissi io le lettere anonime quando seppi dell’altra alunna"

La relazione tra un prof del Michelangelo e una sua allieva è finito in procura

Firenze, 14 giugno 2021  - Quel prof fece la stessa cosa anche con me". Il caso della relazione tra un insegnante del liceo Michelangelo ed una sua allieva, deflagra in un esposto in procura, con cui un’altra ex alunna descrive le attenzioni a lei riservate, per mesi, dallo stesso docente che l’estate scorsa salì alla ribalta delle cronache per la storia con la ragazza minorenne. Episodi che si collocherebbero temporalmente prima della discussa liaison , ma che ad essi si legano e si sovrappongono. Perché Maria (nome di fantasia), è l’autrice delle lettere anonime che denunciarono pubblicamente la relazione ‘proibita’, e oggi, in seguito a una denuncia contro ignoti fatta dal prof, è indagata per diffamazione.

Ma sarebbe anche custode di alcune confessioni in chat riguardanti la storia scandalo prof-allieva. E soprattutto, Maria dice di essere a sua volta vittima degli approcci ‘mentali’, ma talvolta pure fisici, del prof, oggi 51enne. Nelle scorse settimane, quando è stata sentita in questura, su delega del pm Beatrice Giunti, la giovane – oggi maggiorenne e studentessa universitaria -, assistita dall’avvocato Paolo Ghetti, ha squadernato la sua verità.

Adesso l’inchiesta potrebbe prendere tutta un’altra piega. Nell’esposto, la ragazza denuncia fatti di violenza privata e molestie a suo carico, e ha consegnato agli inquirenti anche alcuni ‘screenshot’ di messaggi ricevuti dal docente, in cui questi le avrebbe confessato l’inizio della seconda relazione con l’alunna e descritto i loro momenti intimi. Nell’interrogatorio, Maria ha ammesso candidamente di essere l’autrice delle lettere anonime (inviate alla preside del Miche, Gilda Tortora, e alla moglie del prof) e anche di aver compiuto il ‘blitz’ in classe in cui vennero appiccicati sui muri e sui banchi cartelli che parlavano di quel legame sentimentale. A scatenare questa reazione, quei messaggi "sull’altra", che suscitarono in lei un mix di rabbia, fastidio e ansia che un’altra giovane cadesse nel ’tranello’: anche se dice di non aver mai contraccambiato l’interesse, alla fine in lei, si sarebbe creata una sorta di dipendenza verso l’adulto. E quando si sentì scaricata, reagì male. Maria è stata per due anni allieva del prof al liceo di via della Colonna. La frequentazione sarebbe nata dopo che l’insegnante aveva apprezzato un tema, in cui metteva a nudo certe sue fragilità. Al secondo anno, ci fu un altro tema, incentrato sul rapporto con il padre.  

Secondo la ragazza, la traccia era stata volutamente proposta per individuare chi, come lei, avesse difficoltà a relazionarsi con questa figura. Durante una gita a Siena, nel 2017, ci sarebbe stato un forte abbraccio culminato in un "non ce la faccio più, ti bacio". La ragazza dice di essere rimasta impietrita. Per le difficoltà scolastiche, Maria cambiò poi scuola. Il prof l’avrebbe presa bene, perché "ci sarebbe stata più libertà di vedersi". E in effetti, il rapporto divenne più fitto. Messaggi su messaggi (che l’adulto invitava a cancellare), lunghe passeggiate nel bosco di Bivigliano in cui il prof avrebbe cercato l’occasione per avvicinarsi fisicamente. "Io subivo passivamente".