“Storia, gli studenti hanno lacune clamorose. Serve fare di più”. Docenti scrivono al ministro

L’iniziativa che parte da Firenze. “Aumentiamo le ore di studio, ripristiniamo una prova scritta della materia alla Maturità e istituiamo rilevazioni periodiche per verificare le conoscenze storiche degli studenti nei vari ordini di scuola”

Firenze, 25 giugno 2024 – "Gli studenti non conoscono la storia". È questo l'allarme lanciato da un centinaio di docenti, riuniti nel Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità e nel Comitato fiorentino per il Risorgimento, che hanno indirizzato una lettera aperta al ministro Giuseppe Valditara.

Nel documento, sottoscritto da professori universitari, dirigenti e insegnanti delle superiori, si denuncia una situazione preoccupante, supportata da diverse indagini.

Studenti alle prese con l'esame di maturità in una foto di repertorio
Studenti alle prese con l'esame di maturità in una foto di repertorio

“Le rilevazioni nazionali e internazionali sugli apprendimenti scolastici non hanno mai preso in considerazione la storia, ma diverse indagini nelle scuole superiori e fra gli studenti universitari, insieme alle numerose testimonianze dei docenti, evidenziano una situazione preoccupante, con lacune anche clamorose nella conoscenza degli eventi storici e nella loro collocazione cronologica e geografica”, si apre la lettera aperta, firmata tra gli altri da nomi dell’Ateneo fiorentino quali Sandro Rogari, Zeffiro Ciuffoletti e Simonetta Soldani (ma ci sono anche docenti di altre Università sparse lungo tutto lo Stivale).

“Nessuna materia come "la scienza degli uomini nel tempo", come l'ha definita lo storico Marc Bloch, è necessaria per far conoscere ai futuri cittadini come e perché è cambiato il nostro mondo attraverso i millenni, così da comprendere la realtà in cui viviamo oggi - prosegue la lettera aperta -. È quindi nell’interesse della stessa democrazia che la scuola dia più importanza allo studio della storia”.

Per questo gli studiosi lanciano una serie di proposte: intanto, inserire “una prova scritta obbligatoria di storia nell’esame di maturità per tutti gli indirizzi di studio” in modo da “restituire rilievo alla disciplina”. Non solo. “Anche all’esame alla fine del primo ciclo sarebbe opportuna una verifica scritta di storia”.

I professori invocano poi il ripristino della “scansione "a spirale" dello studio della storia, con la ripetizione per tre volte del percorso dalla preistoria ai giorni nostri”. Questo, spiegano, “consentirebbe agli allievi della scuola primaria di avere una prima conoscenza dell’età contemporanea e di approfondire successivamente gli argomenti già incontrati”.

Tra le richieste, anche quella di “aumentare le ore di storia”, di “mettere a disposizione degli insegnanti un catalogo ragionato di documentari, programmi e film storici come sussidi didattici, in accordo con il servizio pubblico radiotelevisivo” e di “istituire rilevazioni periodiche per verificare le conoscenze storiche degli studenti nei vari ordini di scuola”.