Arezzo, 1 febbraio 2025 – Questa mattina si è svolta la trentunesima edizione della cerimonia di premiazione dei giostratori. Nel Chiostro di Palazzo Comunale l’assessore Federico Scapecchi ha premiato i giostratori protagonisti delle due edizioni della Giostra del Saracino e delle Prove Generali del 2024, alla presenza dei rettori dei quartieri.
Dopo il saluto dell'assessore, ha preso avvio la solenne cerimonia con la consegna del Premio “Fulvio Tului”, giunto alla decima edizione e consegnato al quartiere che ha sfilato meglio nelle edizioni 2024 della Giostra del Saracino: per l'edizione di giugno è stato premiato il Quartiere di Porta Sant'Andrea, per l'edizione di settembre il Quartiere di Porta del Foro. Hanno ritirato il premio i rispettivi aiuto registi: Saverio Crestini e Sabrina Baielli.
Sono poi stati premiati tutti i giostratori, riserve e titolari. I giostratori che hanno partecipato alle Prove Generali sono stati premiati con le pergamene, mentre i titolari hanno ricevuto le medaglie d’argento create sulle cere realizzate dagli studenti dell’Istituto Tecnico e Professionale di Arezzo – Sezione Orafi che riprendono il tema della dedica di ogni edizione della Giostra. Assegnato dunque un riconoscimento al dirigente scolastico Renzo Izzo, alle docenti Silvia Bennati, Aurora Peruzzi e Martina Scala e agli studenti Alessandro De Vivo, Francesco Schirinzi e Pantia Petrica detto Teo.
Giostratori esordienti premiati.
Per Porta Crucifera: Gianmatteo Marmorini, Niccolò Nassi, Filippo Vannozzi
Per Porta del Foro: Niccolò Scarpini, Matteo Vitellozzi
Per Porta Sant’Andrea: Matteo Bruni, Leonardo Tavanti
Per Porta Santo Spirito: Elia Pineschi, Niccolò Pineschi, Elia Taverni
Giostratori titolari premiati:
Per Porta Crucifera: Gabriele Innocenti, Lorenzo Vanneschi
Per Porta del Foro: Davide Parsi, Francesco Rossi
Per Porta S.Andrea: Tommaso Marmorini, Saverio Montini
Per Porta S.Spirito: Elia Cicerchia, Gianmaria Scortecci
La cerimonia è proseguita con l'assegnazione del riconoscimento alla carriera che quest'anno è stato attribuito a Massimo Malatesti.
Tra i fondatori del club ippico aretino, si è avvicinato al mondo della Giostra grazie alla sua conoscenza del cavallo e alle sue abilità equestri ricoprendo il ruolo di Maestro di Campo dal 1998 al 2004, dopo essere stato dal 1992 al 1997 vice di Paolo Bucciarelli Ducci prima e di Piergiuseppe Migliorini poi. Dopo una pausa di dieci anni è tornato in Piazza Grande nel 2014, e 2015 quale vice del Maestro di Campo Dario Bonini e successivamente nel 2016 e 2017 vice di Ferdinando Lisandrelli. Di nuovo nella squadra dei Maestri di Campo nel 2022, nel corso della sua carriera giostresca ha maturato grande esperienza ponendosi al servizio della manifestazione sempre con passione, affabilità e imparzialità.
Le Prove Generali 2025, saranno corse giovedì 19 giugno in memoria di Edo Gori nel ventennale della morte e a venerdì 5 settembre in memoria di Pier Ferruccio Romualdi.
Edo Gori
21.02.1958-19.03.2005
Uomo di Giostra e di sport, Edo Gori, indimenticato rettore del Quartiere di Porta Santo Spirito ed ex presidente della UISP aretina, ha sempre messo passione e impegno al servizio della Città di Arezzo alla quale era profondamente legato. Vicerettore della Colombina dal 1992, ha ricoperto la massima carica alla guida del quartiere dal 2000 fino alla prematura scomparsa nel 2005 conquistando due Lance d'Oro tra cui quella del settembre 2004, sua ultima Giostra. Precursore dei tempi, visionario, a lui si deve l'intuizione, vincente, della necessità di dotarsi di strutture all'avanguardia e una scuola di giostratori per costruire un futuro solido e valoroso. Le scuderie del quartiere inaugurate dopo la sua morte, non a caso, portano il suo nome. Figura solare, carismatica e generosa, Edo Gori credeva fortemente nel potere dell'aggregazione di cui i quartieri, così come lo sport amatoriale che ha contribuito a far crescere, sono tra le massime espressioni. Sempre attento ai giovani, il Quartiere di Porta Santo Spirito ha scelto di ricordarlo ogni anno con la Borsa di Studio Edo Gori concorso rivolto agli alunni delle scuole primarie aretine che partecipano raccontando con parole, disegni e creatività la Giostra del Saracino. La sua figura rimane un punto di riferimento per chi ha avuto la fortuna di percorrere con lui un pezzo di strada così come per le generazioni a venire.
Pier Ferruccio Romualdi
06.08.1936-30.01.2024
Avvicinatosi in gioventù alla Giostra del Saracino, Pier Ferruccio Romualdi rivestì il ruolo di Araldo nel 1960 e nel 1961. Come era solito raccontare fu un incontro fortuito il suo con la manifestazione che, rimasta sprovvista di un araldo e andando in cerca della voce della Giostra, incontrò lui che, oltre ad avere il timbro giusto sapeva anche andare a cavallo. Da lì la sua passione non si è mai spenta, né come spettatore, né come autorità giostresca: ha infatti ricoperto la carica di Magistrato per due mandati, dal 2007 al 2012. Profondamente legato al Saracino, non ha mai smesso di interessarsene con spirito curioso ed entusiasta anche quando non ha più avuto ruoli attivi. Preziose per la manifestazione le sue testimonianze del passato, che non ha mancato di trasmettere fino all'ultimo. Stimato in Giostra così come sul lavoro, Romualdi è stato Direttore della Coldiretti aretina che ha guidato per anni con spirito innovatore e profondo legame col territorio.
Infine sono state annunciate le dediche delle Lance d’Oro che i quartieri si contenderanno in piazza Grande in occasione delle due edizioni 2025 del Saracino.
La Giostra di San Donato, sabato 21 giugno, sarà dedicata al Giubileo della Speranza.
Venticinquesimo Giubileo nella storia della Chiesa Cattolica, è stato indetto con la bolla pontificia "Spes non confundit" (la speranza non delude) emanata da Papa Francesco che ha scelto per le celebrazioni universali dell'Anno Santo la frase "Pellegrini di speranza" spiegandone così il significato: “Dobbiamo tenere accesa la fiaccola della speranza che ci è stata donata, e fare di tutto perché ognuno riacquisti la forza e la certezza di guardare al futuro con animo aperto, cuore fiducioso e mente lungimirante. Il Giubileo potrà favorire molto la ricomposizione di un clima di speranza e di fiducia, come segno di una rinnovata rinascita di cui tutti sentiamo l'urgenza". Monsignor Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, ha dato avvio all'anno giubilare il 28 dicembre 2024 e con decreto vescovile ha costituito nel territorio della Diocesi quali Chiese giubilari la Cattedrale aretina dei Santi Pietro e Donato, il Santuario di Santa Maria delle Vertighe, il Santuario di Santa Margherita da Cortona, l'Eremo di Montecasale, il Santuario della Verna, l'Eremo di Camaldoli, il Santuario di Santa Maria del Sasso, la Chiesa Parrocchiale di Castelnuovo Berardenga, la Cappella dell'Ospedale San Donato di Arezzo e la comunità di Rondine.
La Giostra della Madonna del Conforto, domenica 7 settembre, sarà dedicata a Giovanni Pierluigi da Palestrina nel quinto centenario della nascita.
Compositore e organista tra i più importanti del Rinascimento, Giovanni Pierluigi da Palestrina ridefinì con sensibilità nuova le tecniche della polifonia a cappella ereditate dalla scuola fiamminga e mirò a realizzare nella musica sacra un tessuto contrappuntistico che lasciasse in evidenza la trama delle voci e la bellezza delle linee melodiche. Le sue composizioni divennero il modello della polifonia vocale sacra rinascimentale e sono ancora oggi un punto di riferimento per lo studio della composizione. Le sue melodie sono frequentemente eseguite e particolarmente apprezzate nell'ambito del Concorso Polifonico "Guido d'Arezzo", vanto aretino e più importante palcoscenico per le voci corali da tutto il mondo.
Al termine della cerimonia i Musici della Giostra hanno eseguito l’Inno del Saracino e a seguire sono stati scoperti i tabelloni con i punteggi marcati dai giostratori che hanno sfidato il Re delle Indie nelle due edizioni del Saracino dello scorso anno.