REDAZIONE CRONACA

Perché i tappi di plastica non si staccano più dalle bottiglie

Molte aziende hanno anticipato la direttiva europea che dal luglio 2024 renderà obbligatori i tappini ethered (legati). Sono pensati proprio per contrastare l'inquinamento da microplastiche

Bottiglie di plastica

Roma, 18 giugno 2022 - Alzi la mano chi, aprendo una bottiglietta di plastica e vedendo che il tappino resta legato al contenitore, non ha pensato che la chiusura fosse difettosa. E invece no. Va tutto bene e, a partire dal luglio 2024, questi tappi diventeranno la normalità, per il bene dell’ambiente. Questi tappi si chiamano ethered (legati) e sono stati pensati proprio per evitare che le chiusure si disperdano in ciò che ci circonda, contribuendo notevolmente ad inquinare il nostro pianeta.

Vari studi, ricordiamolo, hanno osservato che per ogni rottura della plastica si dà vita ad una ‘pioggia di microplastiche’, che chiaramente non vediamo ad occhio nudo. I ricercatori hanno calcolato che per ogni 3 metri di plastica che si rompe vengono rilasciati dai 10 ai 30 nanogrammi di frammenti di microplastica (di pochi nanometri). Insomma, ce n’è abbastanza per stare ancora più attenti. Fermo restando che bere dal rubinetto e servirsi di borracce resta il comportamento più responsabile, nel caso in cui non ci sia altra soluzione che acquistare una bottiglietta di minerale non dobbiamo stupirci di quel tappino che resta appeso mentre si beve. Anche le più note aziende di minerale sono ormai passate da tempo al tappo Twist&Drink.

“Si tratta di una novità sostenibile studiata dal reparto ricerca e sviluppo interno all’azienda con cui abbiamo anticipato la direttiva europea 2019/904 che richiede l’obbligo del tappo attaccato alla bottiglia a partire dal 2024. Siamo orgogliosi di aver introdotto questa innovazione che eviterà la dispersione dei tappi nell’ambiente agevolandone il riciclo”, ha per esempio detto Enrico Zoppas, presidente e ad del Gruppo Acqua Minerale San Benedetto. È l’etichetta stessa, tramite Qr code, a spiegare al consumatore il perchè del nuovo tappino.

Anche la Coca Cola ha abbracciato la nuova causa green. E questo nonostante i suoi tappino siano riciclabili al 100% da molti anni.

La direttiva Sup dell’Unione europea è stata approvata nel 2019. Mira a prevenire e contrastare i rifiuti marini e, rispetto alla legislazione Ue già esistente, stabilisce norme più severe per i tipi di prodotti e di imballaggi che rientrano tra i dieci prodotti inquinanti più spesso rinvenuti sulle spiagge europee. Le nuove norme vietano, con decorrenza al 2021, l’utilizzo di determinati prodotti in plastica usa e getta per i quali esistono alternative in commercio.

Ecco che ci siamo subito abituati a fare a meno di posate e di bicchieri di plastica monouso. Anche le cannucce di plastica sono state bandite. Adesso, niente più tappini dispersi nell’ambiente. Basterà a preservare il nostro pianeta? Intanto, è un passo avanti.