
Il primo cittadino di Bagno a Ripoli, Francesco Casini
Firenze, 4 luglio 2016 - Il sapore è quello che sta a metà strada tra le vecchie pratiche di campagna ed una declinazione moderna del risparmio. La sostanza è che il comune di Bagno a Ripoli ha dato il via al cosiddetto ‘baratto amministrativo’. In pratica, si possono pagare meno tasse locali a fronte dello svolgimento di attività utili alla comunità. La giunta comunale di Bagno a Ripoli ha infatti approvato il regolamento per il baratto amministrativo, che rende possibile questo alleggerimento fiscale. Il baratto amministrativo permette, in presenza di specifiche condizioni, la concessione delle esenzioni, delle agevolazioni tributarie ovvero della riduzione temporanea di tributi locali, come la Tari, per cittadini e associazioni in cambio di alcune attività utili alla comunità. Dalla manutenzione, sfalcio e pulizia delle aree verdi, parchi pubblici e aiuole allo sfalcio dell’erba e pulizia dei cigli delle strade comunali. Fino alla pulizia di strade, piazze, marciapiedi ed altre pertinenze stradali di proprietà o di competenza comunale, lavori di piccola manutenzione ordinaria degli edifici comunali, con particolare riferimento ad edifici scolastici ed impianti sportivi, centri civici, manutenzione delle aree giochi bambini, servizi di custodia, pulizia e manutenzione ordinaria dei cimiteri comunali, servizi di apertura ed accoglienza in edifici d’interesse storico artistico di proprietà comunale ed altro ancora.
Una volta che il regolamento sarà stato approvato anche dal consiglio comunale, il comune lo pubblicherà sul proprio sito internet e darà adeguata informazione su modalità e requisiti per aderire all’iniziativa. "Da settembre avremo uno strumento e un’occasione in più per cittadini e associazioni per partecipare alla manutenzione e valorizzazione del bene pubblico – dicono il sindaco Francesco Casini e l’assessore alle politiche sociali, Ilaria Belli -. Un modo semplice ed efficace per offrire la propria competenza ed energia partecipando alla conservazione e alla cura di beni comuni e per creare una cultura di rispetto per i nostri luoghi, ottenendo in cambio, per un certo periodo, uno sconto o addirittura l’esenzione sui tributi locali".