
Un'operatrice di telemarketing
Firenze, 16 agosto 2203 – Le telefonate indesiderate non sono state eliminate dal registro pubblico delle opposizioni. Anche chi è iscritto, infatti, continua a riceverle, sia a casa che su cellulare. Per contrastare questi comportamenti illeciti da parte delle agenzie di telemarketing, il garante per la protezione dei dati personali ha reso disponibile qui un modulo elettronico tramite il quale si possono segnalare sia le chiamate che arrivano da operatori di call center sia i messaggi pre-registrati e ciò anche se il numero di provenienza della chiamata non è disponibile. La segnalazione può riguardare anche la ricezione di ‘telefonate mute’, ovvero le chiamate effettuate per finalità commerciali, nelle quali la persona contattata, dopo aver sollevato il ricevitore, dovrebbe ascoltare una sorta di rumore ambientale (il cosiddetto ‘comfort noise’) che può consistere, ad esempio, in voci di sottofondo, squilli di telefono, brusio.
Durante la compilazione dei dati il garante consiglia di circostanziare quanto più possibile la chiamata illecita inserendo alcune informazioni, tra cui il numero a cui è pervenuta la chiamata, il numero da cui è stata ricevuta, se disponibile, data e orario, società per cui viene dichiarato di svolgere la chiamata, servizio o prodotto offerto, descrizione della promozione.
Cosa può fare il cittadino
In attesa che il registro possa davvero funzionare, il cittadino, oltre ad iscrivere i propri numeri e a segnalare, anche attraverso il modulo del garante, le chiamate indesiderate che continua a ricevere, può prendere alcuni accorgimenti per tutelare i propri diritti. Ovvero: leggere attentamente i moduli contrattuali prima di firmarli, non diffondere alle aziende il proprio numero di telefono se non strettamente necessario, utilizzare le funzionalità di blocco dei numeri disponibili sul proprio cellulare. Se si è già iscritti al registro e ci si accorge in seguito di aver rilasciato involontariamente un consenso al telemarketing è sempre possibile rinnovare a questo link la propria iscrizione per non ricevere chiamate pubblicitarie dagli operatori che rispettano la normativa.
Il bilancio dell'ultimo anno del registro delle opposizioni
E' passato un anno da quanto il registro pubblico delle opposizioni è stato esteso ai cellulari. Dal 27 luglio 2022 ad oggi il servizio i cittadini hanno iscritto attivamente circa 3,7 milioni di numeri, annullando i consensi al telemarketing rilasciati in precedenza, esclusi quelli concessi dopo l’iscrizione oppure nell’ambito di contratti in corso o cessati da meno di trenta giorni. Considerando anche le iscrizioni automatiche delle utenze registrate al servizio in precedenza e dei numeri fissi non presenti negli elenchi telefonici, al momento il registro conta circa 28 milioni di numeri. L’aggiornamento della normativa ha introdotto obblighi più stringenti per gli operatori di telemarketing, che da 400 soggetti che verificavano con il registro le liste dei potenziali contatti commerciali sono passati a circa mille. Dall’avvio del nuovo servizio gli operatori hanno inviato al registro oltre 650 milioni di verifiche, evitando in tal modo numerose chiamate pubblicitarie indesiderate ai cittadini. Se però le chiamate indesiderate sono state limitate, restano ancora molte criticità legate al telemarketing selvaggio. “Purtroppo – si legge sul sito registrodelleopposizioni.it - sono ancora numerosi i soggetti che agiscono nell’illegalità non verificando le liste di contatti con il registro prima delle campagne, nonostante le sanzioni milionarie per il mancato rispetto della normativa. Inoltre prendono sempre più piede tecniche utilizzate per mascherare il mittente delle chiamate, come per esempio il Cli spoofing, e sono in aumento le chiamate automatizzate, le cosiddette robocall".