Firenze, 18 gennaio 2025 – Un obiettivo sfidante, un traguardo da raggiungere obbligatoriamente. Il 2025 sarà l’anno che segnerà la svolta per la telemedicina in Toscana. Entro fine anno - in base ai target forniti dal ministero della Salute - con il telemonitoraggio costante saranno seguiti a casa 53.802 pazienti cronici, numero che entro la fine del 2026 salirà a 87.231. Più della Toscana dovranno fare solo Lombardia (200mila pazienti), Puglia (96mila) e Veneto (93mila), in Italia, complessivamente, il numero è di 800mila persone.
La vera rivoluzione partirà a luglio: entro quella data dovrà essere attiva in Toscana la piattaforma unica per la telemedicina: in caso di ritardi all’azienda fornitrice saranno applicate forti penali. Acquisita per 29 milioni di euro con gara nazionale condotta dalla Regione Lombardia per conto di Agenas, nell’ambito della Missione 6 del Pnrr, l’infrastruttura tecnologica sarà in funzione da inizio estate. È a quel punto che si potrà finalmente sperimentare il beneficio della telemedicina a casa del paziente. Mille i kit già disponibili (telefonino con Sim card per il paziente, tablet per l’infermiere), altri quattromila sono in arrivo: acquisiti nelle gare Pnrr, verranno distribuiti ai pazienti cronici che li utilizzeranno a casa per rimanere in contatto costante con l’infermiere di famiglia.
Sono già stati istituiti gruppi di lavoro per definire i modelli organizzativi di assistenza per scompenso cardiaco, diabete, ipertensione, malattie respiratorie, oncologia e neurologia.
Sarà il medico di famiglia o lo specialista di riferimento a poter attivare l’utilizzo del telemonitoraggio: attraverso il telefonino fornito in dotazione sarà possibile acquisire e trasmettere una serie di informazioni sullo stato di salute. Per le persone che non sono in grado di usare lo smartphone saranno attivati percorsi di monitoraggio di persona. L’obiettivo è stare vicino ai pazienti cronici e controllare il loro stato di salute in modo che ai primi segnali di peggioramento delle condizioni si possa intervenire: con il medico di famiglia, le unità geriatriche territoriali ove presenti o - se necessario - con il ricovero negli ospedali di comunità, per ridurre all’indispensabile l’accesso al pronto soccorso.
Ma la telemedicina non sarà solo telemonitoraggio: si farà teleassistenza, prevista per prevenzione primaria, secondaria e terziaria e come supporto alle cure palliative, integrandosi con il piano di cura, per ansia, depressione e stress del paziente e del caregiver, per ferite chirurgiche e piaghe di difficile guarigione, con medicazione del caregiver, per catetere venoso centrale e relativa medicazione. Inoltre si farà un numero maggiore di televisite e teleconsulti.
La nuova piattaforma unica manderà in pensione gli oltre 45 sistemi presenti oggi in Toscana. Prevede tutti gli strumenti per la telemedicina, più alcune soluzioni innovative di intelligenza artificiale.
Per fare un esempio: nel modulo della televisita è prevista la sottotitolazione in tempo reale della conversazione medico-paziente e la relativa trascrizione, in modo da accelerare la predisposizione del referto che poi sarà trasferito automaticamente nel fascicolo sanitario del paziente.
Un altro esclusivo algoritmo aiuterà il medico durante la televisita ad analizzare le emozioni permettendo di monitorare in tempo reale lo stato emotivo del paziente. L’assistente tecnologico, tramite intelligenza artificiale, supporterà i professionisti sanitari e i pazienti cronici a eseguire tutte le operazioni tecniche di interazione con il sistema.
E, ancora, il modulo di collaborazione clinica servirà agli specialisti degli ospedali toscani che seguono un paziente a incontrarsi virtualmente tramite teleconsulto, condividendo informazioni cliniche certificate con individuazione, visualizzazione e riferimento a documenti disponibili sul fascicolo sanitario elettronico o sui dossier aziendali, in particolare immagini di radiografie, Tac, risonanze magnetiche. Insomma, la rivoluzione è a un passo. Si spera.