Firenze, 12 maggio 2022 - Un rombo che pare interminabile, cupo, profondo. Poi la terra che trema sotto i piedi, forte. Alle 23,12, nel buio, i sismografi registrano l’ennesimo ruggito che scuote la provincia di Firenze, ma anche altre città della Toscana.
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La rete dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia certifica che la scossa è di magnitudo di 3.7. Forte. Ben avvertita. Come quelle che nei giorni scorsi avevano già spaventato la zona a sud della città, come potete osservare dal grafico che accompagna questo articolo.
L’epicentro, ancora una volta, è nell’area a sud dell’hinterland del capoluogo, nel Comune dell’Impruneta. La paura, nel buio, mentre le famiglie sono in casa alla televisione, prende il sopravvento. I centralini dei vigili del fuoco sono tempestati di telefonate e di segnalazioni, anche se fino al momento in cui stiamo scrivendo questo servizio non vengono registrati ufficialmente danni.
Immediate come sempre le verifiche da parte dei dirigenti e dei tecnici della Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze, ma l’allarme coinvolge anche Prato, Pistoia, l’Empolese con Capraia, Vinci, Montelupo e il capoluogo. Segnalazioni arrivano inoltre da Monsummano Terme, ma pure dalla provincia di Siena, nella parte alta di Colle Val d’Elsa e a Poggibonsi, e da Lucca.
Notte insonne, l’incubo toglie il sonno. In alcuni paesi della cintura fiorentina qualcuno abbandona le abitazioni e si rifugia in auto, almeno per un po’. Il tutto mentre le reti informative dell’Ingv e della Città metropolitana cristallizzano i dati: epicentro a 3 chilometri a sud ovest di Impruneta, a 8 chilometri di profondità, con magnitudo 3.7. Un’altra scossa viene registrata alle 23.15: è di magnitudo 2.3, sempre nella medesima area, ma 9 chilometri di profondità. E’ in questa zona, infatti, che il terremoto non sta dando tregua ormai da una settimana. Pochi giorni fa i primi sussulti, fin dalle 5,50 del mattino, avevano già spalancato le porte alla signorìa della paura e fatto scattare l’allarme, con verifiche tempestive ad abitazioni, edifici pubblici e beni architettonici e artistici, soprattutto a Firenze, scrigno del patrimonio artistico e culturale.
Questa volta, però, la scossa dura più a lungo. O almeno questa ne è la percezione. E l’angoscia è amplificata dalla notte, dal buio, da un incubo che sembra non abbandonarci mai.
I centralini dei vigili del fuoco continuano a ricevere chiamate di cittadini impauriti. Qualcuno si mette anche in contatto con il nostro giornale: “Abbiamo sentito una scossa molto forte, abbiamo paura“, ci dicono alcuni lettori con le voci concitate, chiedendo informazioni. La notte del terremoto avvolge mezza Toscana. E’ la notte della paura.