Firenze, 6 febbraio 2023 - È pronto a partire, in caso di accoglimento della richiesta da parte delle autorità turche e sotto il coordinamento del Dipartimento di Protezione Civile, un team composto da 40 vigili del fuoco del team Usar (urban search and rescue) per operazioni di soccorso fra le macerie, con tecnici esperti nella valutazione e analisi del danni. Reso disponibile dal Dipartimento dei Vigili del fuoco, anche un team con 12 esperti Tast (Technical Assistance and Support Team) del Corpo nazionale, in grado di fornire supporto nel coordinamento e nella gestione operativa di emergenze complesse in paesi esteri, da un punto di vista logistico e tecnico. Intanto continua a salire il drammatico bilancio del terremoto di magnitudo 7.8 che ha colpito la notte scorsa il sud della Turchia e il nord della Siria. Secondo la Cnn, il numero di morti nei due Paesi ora è di 1.504. Nella sola Turchia sarebbero almeno 1.014 le vittime. Tutti i video. Il terremoto che ha colpito la Turchia la notte scorsa è stato il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939: lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta il Guardian. Secondo i media, il leader turco si riferiva al terremoto di Erzincan, che provocò la morte di circa 33.000 persone 84 anni fa. Il terremoto di Izmit del 1999, di magnitudo 7.6, si ritiene che abbia ucciso più di 17.000 persone. Sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora in Turchia, inclusa la prima - la notte scorsa - di magnitudo 7.8 e quelle più recenti di magnitudo 7.5 e 6.0. “Stiamo affrontando il più grande terremoto che abbiamo visto in 24 anni in questa regione. Finora si sono verificate 100 scosse di assestamento. Circa 53 di loro sono più di 4 gradi (sulla scala Richter). Sette di loro sono più di 5 gradi. Possiamo dire che questi terremoti continueranno nei prossimi giorni". Lo afferma il dottor Haluk Ozener, direttore dell'osservatorio Kandilli e istituto di ricerca sui terremoti, come riporta la Bbc in lingua turca.
Le scosse del devastante terremoto si sono avvertite fino alla Groenlandia. Lo riferisce l'istituto geologico danese. La ong di protezione civile siriana White Helmets (Caschi Bianchi) ha dichiarato lo stato di emergenza nel nord-est del Paese e ha lanciato un appello alle organizzazioni umanitarie internazionali affinché intervengano con aiuti in tempi rapidi. Il sisma è avvenuto alle 4:17 del mattino (le 2:17 ora italiana) e ha avuto il suo epicentro nei pressi di Gaziantep, città del sud est della Turchia a una cinquantina di chilometri dal confine siriano. Centinaia gli edifici distrutti dal sisma: oltre alle abitazioni, è quasi completamente crollata la Chiesa dell'Annunciazione di Iskenderun, cattedrale cattolica risalente al 19esimo secolo. Ridotto a un cumulo di macerie il castello di Gaziantep, struttura di epoca romana costruita nel terzo secolo. Le operazioni di soccorso continuano, si stima che moltissime persone siano ancora sotto le macerie e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan viene costantemente informato sulla situazione. Maurizio Costanzo