Chi erano Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi, i due toscani morti nell’incidente a Ventimiglia

La tragedia del mezzo militare finito nel dirupo. Deceduto con loro anche Michele Pellegrino, di Cuneo. L’unico superstite è Simone Bartolini, di Scandicci

Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi morti precipitati nel dirupo a Ventimiglia

Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi morti precipitati nel dirupo a Ventimiglia

Firenze, 15 giugno 2023 – Tiberio Ghelardini e Leonardo Sensitivi. Sono i due toscani morti nel tragico incidente a Ventimiglia, dove stamani, sulle alture di Latte, nella frazione di Villatella, il mezzo militare dell’Esercito sul quale stavano viaggiando è precipitato in un dirupo per circa 30 metri. 

Chi sono le vittime

Tiberio Ghelardini, 58 anni e residente a Signa (Firenze), era assistente amministrativo e dipendente civile dell’Istituto geografico militare di Firenze. Anche Leonardo Sensitivi, 54 anni di Carmignano (Prato), lavorava come dipendente civile del ministero della Difesa in servizio all’Istituto, con la mansione di assistente tecnico della grafica. 

Con loro è deceduto anche Michele Pellegrino, un appuntato finanziere del soccorso alpino della Guardia di Finanza di Vernante, in provincia di Cuneo, di 37 anni: l’uomo è morto poco dopo l'arrivo all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure dov'è stato portato in elicottero.

Fuori pericolo, invece, il quarto occupante del fuoristrada Simone Bartolini, 61 anni, di Scandicci, sempre in provincia di Firenze, responsabile dell'ufficio che si occupa delle missioni di confine; nonché funzionario cartografico e capo missione. Anche lui dipendente civile dell’Istituto geografico militare di Firenze. 

Cosa stavano facendo

In base a quanto verificato attraverso fonti dell'Istituto geografico militare, i quattro occupanti del fuoristrada si trovavano in una ‘missione di campagna’, che solitamente si svolge in estate, finalizzata ad attività di rilievo e manutenzione del confine italo-francese. Missione che si sarebbe dovuta concludere ieri, ma che sono stati costretti a proseguire oggi a causa del maltempo. In mattinata avrebbero dovuto soltanto ripristinare un cippo di confine e poi avrebbero terminato il lavoro.

La tragedia 

Per motivi in fase di accertamento - una distrazione, un malore dell'autista o un guasto meccanico - il Defender (alla cui guida c'era Ghelardini), che percorreva un tratto di strada asfaltato, è finito nel dirupo compiendo un volo di circa 30 metri. Stando a quanto riferito da Bartolini al proprio ufficio, nell'immediatezza dei fatti, la vettura si sarebbe capovolta tre volte. Bartolini si è salvato per miracolo, in quanto è stato sbalzato fuori dal mezzo. Sentendo il finanziere gridare gli avrebbe poi chiesto come stavano gli altri due e il militare gli avrebbe risposto, che non li sentiva più respirare.