MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Tanti auguri alla Torre Eiffel: fu inaugurata il 31 marzo 1889

Le curiosità: avrebbe dovuto sorgere in Spagna, Buffalo Bill fu tra i primi visitatori, doveva essere smantellata dopo 20 anni e tra i diversi colori che cambiò venne anche dipinta tutta di giallo

La Torre Eiffel

Firenze, 31 marzo 2022 - È detta la ‘Signora di ferro’, è il simbolo di Parigi e uno dei monumenti più visitati e fotografati al mondo. È la Tour Eiffel, che oggi compie 133 anni. Costruita nel 1889 per l’Esposizione universale, coi i suoi 300 e oltre metri di altezza svetta sotto lo sguardo ammirato di passanti e turisti, e ancora oggi resta la vetrina della Francia.

Il celebre monumento concepito dal grande ingegnere Gustave Eiffel, il cui ufficio in cima è rimasto com’era un tempo, venne inaugurato il 31 marzo 1889 in occasione dell’Esposizione Universale che celebrava i cento anni dalla Rivoluzione Francese. All’epoca la ‘dama di ferro’ era l’edificio più alto del mondo e alquanto malvista. Alcuni intellettuali, tra cui Alexander Dumas, che per la sua forma audace la consideravano inadatta per Parigi, ne chiesero addirittura la distruzione. Avrebbe dovuto rimanere in piedi per soli 20 anni, tuttavia scampò alla sorte di essere smantellata. Se fu ‘risparmiata’ è stato per la funzione che svolse nell’agevolare le comunicazioni, soprattutto militari, grazie all’antenna radio che venne posizionata in cima. Tra le curiosità: la Torre Eiffel avrebbe dovuto essere costruita non in Francia ma in Spagna, precisamente a Barcellona, e i primi visitatori furono la famiglia reale d’Inghilterra e l’attore Buffalo Bill. Ben 250 operari ci lavorarono per oltre due anni per costruirla. Quando venne inaugurata era rosso marrone, poi fu ridipinta e cambiò diversi colori, tra cui giallo e ocra.

Nasce oggi

Carlo Rubbia nato il 31 marzo 1934 a Gorizia. Fisico e accademico, nominato senatore a vita, nel 1984 è stato insignito del Premio Nobel per la fisica. Ha detto: “Siamo su un treno che va a 300 km all’ora, non sappiamo dove ci sta portando, e soprattutto ci siamo accorti che non c’è il macchinista”.