Firenze, «Se vogliamo davvero fare di Firenze un polo d’eccellenza mondiale per l’intelligenza artificiale, convochiamo a Palazzo Vecchio un tavolo di confronto con i veri protagonisti di questo cambiamento epocale. Firenze ha tutte le carte in regola per attrarre investimenti, talenti e imprese innovative, ma servono impegno e scelte coraggiose». A dirlo, a seguito del convegno dedicato alle “Sfide dell’intelligenza artificiale” che si è svolto nei giorni scorsi nel capoluogo tioscanao, è l’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli.
«Apprendiamo dalla stampa dell’evento promosso dal Corecom – dichiara - che ha visto la partecipazione di autorevoli esponenti istituzionali, tra cui il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco di Firenze Sara Funaro e il presidente del Corecom Toscana, Enzo Brogi. Durante l’incontro, il sindaco Funaro ha parlato di Firenze come del luogo ideale per diventare un centro di eccellenza per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Un’affermazione condivisibile, ma che rischia di restare l’ennesimo slogan del Pd se non seguita dai fatti. Se l’ambizione è seria, allora perché all’evento mancavano proprio i protagonisti di questa rivoluzione? Dov’erano i principali sviluppatori di Ai come OpenAi, Meta, Anthropic e X? Dov’era il Governo, che sta lavorando per garantire che l’innovazione sia un’opportunità per tutti? Dov’era l’Europa?».
«Firenze - prosegue Torselli - ha il potenziale per essere un punto di riferimento globale, ma senza un confronto con chi guida realmente questo settore, tutto rischia di ridursi a vuota retorica. L’intelligenza artificiale sta trasformando radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare, con enormi implicazioni per l’occupazione, la protezione dei dati e la sicurezza informatica. Firenze può essere il luogo ideale per ospitare un centro di ricerca e sviluppo che riunisca aziende, istituzioni e università, con l’obiettivo di guidare l’Europa in questa rivoluzione tecnologica. Ma per farlo servono visione e concretezza, non passerelle politiche».
Lisa Ciardi