Lisa Ciardi
Cronaca

Terza età dell’oro. La Toscana, una terra di lunghissima vita: oltre 1.500 centenari

L’elaborazione dell’Asl Centro: la speranza alla nascita è di 83,8 anni. Il massimo si registra tra i residenti della zona fiorentina Nord Ovest (84,6)

Firenze, 19 luglio 2024 - Se la Toscana è, di per sé, tra le regioni più longeve nel mondo, nell’area fra Firenze, Prato e Pistoia l’aspettativa di vita è ancora più alta. Lo dimostrano i dati elaborati dalla Ausl Toscana Centro in base alla "Relazione sanitaria giugno 2024", che a sua volta tiene conto dell’ultima analisi Istat (presentata nel 2024 su dati del 2022). Proprio secondo le rilevazioni dell’Istituto nazionale di statistica, la Toscana conta ben 1.519 centenari e non a caso è stata premiata due volte dalla Commissione Europea come modello in Europa per l’invecchiamento sano e attivo. I super-centenari, ovvero le persone che hanno raggiunto e superato i 105 anni di età, sono 89 (8 uomini e 81 donne). Ma, a parte i record, è la terza età in generale a "funzionare", in Toscana, dove si invecchia meglio che altrove.

Merito probabilmente dei servizi socio-sanitari ma, come ha dimostrato un recente studio condotto dalla Fnp-Cisl Firenze-Prato in collaborazione con l’Università di Firenze, anche di una quotidianità arricchita dal volontariato, da un’ampia offerta culturale, da stili di vita sani e molta socialità. La speranza di vita alla nascita è in Toscana di 83,8 anni (85,7 per le femmine e 81,6 per i maschi), con alcune differenze locali: la media sale a 84,2 per la Ausl Toscana Centro che batte ogni record, attestandosi invece a 83,2 per la Nord Ovest e a 83,9 per la Sud Est. E il valori più alti si registrano fra Firenze e dintorni. "I residenti dell’Azienda Usl Toscana Centro – si legge nella nota diffusa dall’azienda sanitaria - godono di un’aspettativa di vita alla nascita tra le più alte a livello internazionale, superiore a quella delle altre due Ausl toscane. Il massimo si registra tra i residenti della zona fiorentina Nord Ovest (84,6 anni). Qui la speranza di vita alla nascita per i maschi è la più alta tra le otto zone della stessa Ausl, con 82,6 anni. Per le femmine, invece, il vertice della classifica è occupato dalla zona fiorentina, con una speranza di vita alla nascita di 86,5 anni". Secondo il lavoro della Ufc Epidemiologia e della Ufs Cerimp e staff dipartimento prevenzione, la speranza di vita alla nascita nella provincia di Firenze è di 82,2 anni per i maschi e 85,6 per le femmine; in quella di Pistoia è di 81,3 nei maschi e 86,3 nelle femmine e nel pratese di 81,4 e 85,8.

I valori complessivi della Regione Toscana sono invece di 81,3 e 85,4 (quelli italiani rispettivamente di 80,6 e 84,8). La speranza di vita a 65 anni, sempre fra Firenze, Prato, Pistoia e rispettive province, si attesta sui 21,7 anni (19,9 nei maschi e 23,1 nelle femmine), la più elevata delle tre Ausl toscane. Sempre nelle zone della Toscana Centro, un residente su quattro ha almeno 65 anni. Quelli con più di 75 anni sono 198.896 (12,4%), quelli oltre i 90 anni sono 21.650 (1,3%) e gli ultracentenari 706. Dopo i 50 anni, le femmine cominciano a superare in numero assoluto i loro coetanei, a causa della differenza di mortalità per genere e per età, a favore delle femmine, tanto che dopo gli 85 anni le donne sono oltre il doppio dei maschi. Anche se si vive p iù a lungo, le nascite calano e la popolazione ne risente. Nella Toscana centro il saldo naturale tra nati e deceduti è negativo (-8.848 residenti), ma rispetto al totale dei residenti è inferiore a quello delle altre due Ausl e della Toscana (soprattutto nella zona pratese). Il quoziente di incremento migratorio, ovvero il risultato dalla somma del saldo migratorio interno (trasferimenti da e per altri comuni italiani) ed esterno (da e per l’estero) è positivo (+12.886), segnalando una ripresa dopo la contrazione dovuta alla pandemia del 2020.

In tutto in Toscana, sono presenti 216.393 stranieri, pari al 13,5% della popolazione con la proporzione più elevata nella zona pratese (20,6%), dove si osserva anche la proporzione maggiore di nati non italiani (28,5%; 19,7% nella Ausl Toscana Centro) e di stranieri nuovi iscritti (8,4% contro il 5,4% della Ausl Toscana Centro).