Firenze, 11 marzo 2021 - A un giorno di distanza dalla decisione dei colori la Toscana resta in bilico e oscilla tra il prolungamento della zona arancione con alcune macchie rosse e il completo passaggio di colore. All'orizzonte, in ogni caso, c'e' l'introduzione di maggiori restrizioni per altre parti del territorio: dopo i Comuni di Cecina, Viareggio e Castellina Marittima e la provincia di Pistoia rischia di passare in rosso anche la provincia di Arezzo a causa dell'impennata di contagi.
Sicuro il passaggio in rosso della provincia di Prato a partire da lunedì (QUI L'ARTICOLO).
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Secondo il presidente della Regione, Eugenio Giani, "i dati sull'andamento dell'epidemia in Toscana sono sostanzialmente da zona arancione" ma "al limite", per questo motivo, in ogni caso, "mi rimetterò alle decisioni del Cts". Sulla base delle ultime rilevazioni, infatti, l'Rt medio regionale è a 1.22, di qualche decimale sotto la soglia dell'1.25 e i contagi relativi alla settimana 1-7 marzo non superano il limite dei critico dei 250 casi positivi ogni 100.000 abitanti.
Tuttavia i contagi sono da due settimane sopra i 1.000 casi giornalieri, trainati dalla presenza delle varianti inglese e brasiliana, a cui si aggiunge il recente accertamento della mutazione indiana a Firenze. E la pressione sul sistema ospedaliero si e' gradualmente intensificata, con il 36% dei posti letti Covid occupati su tutto il territorio regionale, oltre la soglia di guardia del 30%. Il bollettino quotidiano registra 1.302 nuove persone colpite dal virus su 25.590 test, con un tasso di positivita' del 5,09% (9,9% sulle prime diagnosi), in crescita rispetto a ieri. L'amministrazione e' preoccupata per gli spazi di ricovero, tanto che il sindaco di Firenze ieri ha lanciato l'allarme: " Firenze e' molto sotto pressione, soprattutto a causa del contagio che cresce in modo preoccupante nelle province limitrofe. Siamo vicini ad occupare quasi la meta' dei circa 1.800 posti letto disponibili negli ospedali cittadini". Ma il presidente Giani rassicura "la situazione sicuramente preoccupa ma di margini ce ne sono, il sistema sanitario toscano ha buone capacita' di risposta". L'ospedale di Empoli ha inaugurato un quinto reparto dedicato ai pazienti Covid a causa dell'aumento di ricoveri mentre a Prato la Regione puo' contare sull'ex Creaf, organizzato in vista di situazioni d'emergenza. "Nel corso di questi mesi - ribadisce il governatore della Toscana - abbiamo potenziato il sistema sanitario raggiungendo 500 postazioni di terapia intensiva nella regione, attivabili fino a 700 in caso di grave emergenza. A Siena aggiungiamo nuove altre 8 postazioni, perche' la tutela della salute rimane fondamentale".