Firenze, 28 maggio 2022 – Si torna a votare domenica 12 giugno. Dalle 7 alle 23, in un'unica giornata, 3.140.349 toscani (secondo i dati Istat aggiornati al 1 gennaio 2022) sono chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari in materia di giustizia. Per 362.391 elettori, nella stessa giornata, si voterà anche per l'elezione diretta dei sindaci in 28 comuni. Ecco quello che c'è da sapere.
Referendum abrogativi Saranno cinque le schede che riceverà l'elettore, di altrettanti colori: rosso, arancione, giallo, grigio e verde. Si mette la X sul “Sì” per chiedere l’abrogazione di quanto spiegato nel quesito, mentre la X si mette sul “No” per lasciare tutto com’è.
Scheda 1, di colore rosso, incandidabilità dopo la condanna: abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi. Cosa si chiede di abrogare: la parte della legge Severino che prevede, nel caso di condanna per reati gravi, l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali.La norma viene applicata anche per condanne in primo grado di persone già elette che possono essere sospese dagli incarichi fino a 18 mesi: in caso di vittoria dei sì i giudici decideranno di volta in volta se applicare l’interdizione dai pubblici uffici.
Scheda 2, di colore arancione, limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell'ultimo inciso dell'art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale. Cosa si chiede di abrogare: la 'reiterazione del reato' dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari durante le indagini, prima dell'inizio del processo. Attualmente la carcerazione preventiva è prevista nei casi di pericolo di fuga dell’indagato, di inquinamento delle prove e, appunto, della possibilità che possa commettere nuovamente il reato.
Scheda 3, di colore giallo, separazione delle funzioni dei magistrati: abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati Cosa si chiede di abrogare: la possibilità per i magistrati, durante la propria carriera, di passare dal ruolo di giudice a quello di pubblico ministero e viceversa.
Scheda 4, di colore grigio, equa valutazione dei magistrati: abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte. Cosa si chiede: di estendere agli avvocati che compongono i consigli giudiziari la facoltà di esprimere parere in merito all'operato dei magistrati e della loro professionalità.
Scheda 5, di colore verde, riforma del Csm: abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura. Cosa si chiede di abrogare: l’obbligo per i candidati al Consiglio superiore della magistratura di presentare da 25 a 50 firme a proprio sostegno. Nelle intenzioni dei promotori del referendum, l’abrogazione del passaggio dovrebbe eliminare le correnti interne all’organismo.
Qual è il quorum Perché il referendum abrogativo sia valido, come stabilisce l'articolo 75 della Costituzione, devono aver votato la maggioranza (50%+1) degli aventi diritto al voto e se è raggiunta la maggioranza (50%+1) dei voti validamente espressi.
Le elezioni amministrative, si vota il 12 giugno In Toscana sono 362.391 gli aventi diritto chiamati a eleggere il nuovo sindaco in uno dei 28 Comuni interessati. Le elezioni si tengono sempre domenica 12 giugno e, in caso di ballottaggio per i comuni sopra i 15mila abitanti, si voterà di nuovo domenica 26 giugno. Oltre a eleggere il sinsado, si potranno esprimere le preferenze per i candidati al consiglio comunale. Si vota in 9 delle 10 province, cinque sono i comuni al di sopra dei 15mila abitanti e 23 i piccoli, per i quali non è previsto ballottaggio, ma solo turno unico. Ecco dove si vota, provincia per provincia.
Arezzo Si vota a Monte San Savino e Montemignaio.
Firenze Si vota a Rignano sull’Arno.
Grosseto Si va al voto nei comuni di Manciano, Pitigliano e Campagnatico.
Livorno Vanno alle urne i cittadini che vivono nei comuni di Campo dell’Elba, Porto Azzurro, Marciana Marina e Sassetta.
Lucca Si vota a Lucca, nel comune capoluogo, poi a Camaiore, Porcari, Forte dei Marmi e Bagni di Lucca.
Massa-Carrara Si vota a Carrara, Aulla, Mulazzo e Zeri.
Pisa Sono chiamati alle urne i cittadini di Bientina e Riparbella.
Pistoia Si vota a Pistoia città, poi a Quarrata, Serravalle Pistoiese, San Marcello Piteglio e Marliana.
Siena Si va al voto a Montalcino e Sarteano.