Firenze, 4 dicembre 2020 - "Ufficialmente per l'emergenza Covid la Toscana passa in zona arancione. Il decreto del ministro della Salute prevede che dalla mattina di domenica possano riaprire i negozi. All'interno del comune si potrà liberamente passeggiare, circolare, agire senza bisogno dell'autocertificazione". Lo afferma nel corso di una diretta Facebook il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in merito all'emergenza Coronavirus. Il governatore annuncia anche un atto interpretativo per permettere ulteriori attivita' legate alla zona arancione: "Domani pubblichero' un'ordinanza - fa sapere - che consentira' anche lo svolgimento da domenica di attivita' per via interpretativa, penso alla caccia anche se delimitata nell'ambito territoriale Atc, e la pesca possibile nel territorio toscano, insieme ad altre attivita' come estetisti, raccolta di olive e tartufi. Ma gli argomenti di dettaglio li definiremo domani. Conto di dimostrare giovedi' prossimo, dati alla mano, di poter tornare in zona gialla da lunedi' 13 dicembre. E' una mia speranza, nulla di più".
La Toscana dunque passa ufficialmente nella zona arancione. Il passaggio avverrà alla mezzanotte di sabato. Pertanto la zona rossa terminerà alle 23,59 del 5 dicembre. Oggi la il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firma infatti le 3 nuove ordinanze sulla base dei dati della Cabina di Regia (DM 30 aprile 2020) tenutasi oggi.
Con la prima si rinnovano le misure restrittive vigenti relative alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia e Piemonte. Con la seconda le Regioni Campania, Toscana, Valle D'Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano passano da area rossa ad area arancione. Con la terza le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria passano da area arancione ad area gialla. Le ordinanze saranno in vigore dal 6 dicembre.
Toscana in zona arancione: ecco cosa si potrà fare (e cosa no)
La Toscana passerà in zona arancione domenica 6 dicembre. R riassumiamo cosa sarà consentito fare e cosa no. Ecco in sintesi, cosa cambia. In zona arancione ci si può muovere all’interno del proprio Comune ma resta vietato uscirne se non per ragioni di lavoro, istruzione, salute o per necessità e occorre l’autocertificazione. E ci si può muovere all’interno del proprio Comune liberamente dalle 5 alle 22, ma non dalle 22 alle 5 quando scatta il coprifuoco.
Riaprono i negozi: tutti, senza limitazioni, ma nel rispetto del distanziamento, garantendo lo scaglionamento degli ingressi e la frequente sanificazione degli ambienti. Resta invece lo stop durante sabato e domenica, all’attività dei negozi che si trovano nei centri commerciali, a eccezione delle farmacie e parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di alimentari, tabacchi e edicole. Per bar e ristoranti non cambiano le regole: è consentito solo l’asporto e la consegna a domicilio, no alla consumazione sul posto.
Poi le scuole: nelle zone arancioni gli studenti di seconda e terza media tornano a seguire le lezioni in classe. Nulla cambia per le scuole superiori, che continuano con la didattica a distanza. E nulla cambia per le università: le attività non si svolgono in presenza, fatta eccezione per quelle del primo anno dei corsi di studio e dei laboratori. Infine il tempo libero. Restano chiusi palestre, piscine, centri benessere e centri termali, se non per terapie sanitarie. E’ ancora vietato lo sport di contatto, ma è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale. Per i trasporti valgono le stesse regole in tutte le aree. La capienza viene ridotta del 50% per il trasporto pubblico locale a eccezione solamente dei mezzi di trasporto scolastico.