Firenze, 29 novembre 2020 - In ballo 24 ore e una mezza promessa. È un risiko incredibile, tra date, protocolli, riunioni, timbri e ordinanze, il passaggio da zona rossa ad arancione per la Toscana. Secondo il ministero della Sanità dovrebbe avvenire alla mezzanotte tra sabato e domenica prossima; secondo il presidente della Regione Giani un giorno prima, la notte tra venerdì e sabato. Insomma se va bene, secondo quanto auspicato da Eugenio Giani, i negozi adesso chiusi riapriranno sabato mattina con tutte le consueguenze arancioni per altri settori e disposizioni, altrimenti si slitterà a domenica mattina. Si parla comunque del 5 o del 6 dicembre. Quindi, da oggi, bisogna far passare ancora una settimana o giù di lì. Una settimana di sofferenza e rabbia per chi ha l’attività bloccata e deve fare i conti con altre perdite, giorno dopo giorno.
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Cerchiamo di mettere in riga i calcoli per dipanare la matassa tra aspetti tecnici e burocratici. Allora, il via operativo dell’ordinanza zona rossa è del 16 novembre secondo il ministero della Sanità e non il 15 novembre come ha ripetuto nei giorni scorsi Giani. I 14 giorni di quarantena, secondo Roma, scadono il 30 novembre e non il 29, oggi. La procedura valida per tutte le regioni dice che una volta terminati i 14 giorni con dati ok (21 parametri per quattro macroaree di valutazione) si deve riunire il Comitato tecnico scientifico che esamina la situazione verificando tutti i numeri e l’andamento della curva. Il report del Cts finisce sul tavolo della Cabina di regia (governo, Cts, protezione civile) che timbra il passaggio semaforico da un livello all’altro. Ciò avverrà il 4 dicembre, venerdì. Non è finita. Come per le altre regioni, devono poi intercorrere 24 ore tra ordinanza e via libera definitivo per la pubblicazione dei provvedimenti sul Bollettino regionale. E si arriva così alla mezzanotte tra sabato e domenica prossima.
Giani sposta le lancette di 24 ore indietro: "Avremo il via libera prima e sarà operativo alla mezzanotte tra venerdì e sabato. Ho una mezza promessa del ministro Speranza, che mi ha detto che gli adempimenti di valutazione potrebbero terminare giovedì 3. Confido che il ministro ci dia una mano". Insomma la mezza promessa deve diventare tutta intera. Il presidente ha una visione che va oltre il ritorno in zona arancione. "Il 3 dicembre scade il Dpcm con le disposizioni generali dell’isolamento e delle chiusure nazionali. Chiedo che quella normativa venga azzerata e che in base ai dati esaminati in tempo reale ci sia il posizionamento nella zona adeguata ai dati presentati riguardo il rispetto dei parametri".
Obiettivo della Toscana? Stare il meno possibile in zona arancione e tornare all’origine: la zona gialla. "Abbiamo tutti i dati e le proiezioni di tendenza per dire che siamo da giallo – spiega Giani – confido di rimanere in arancione per una settimana così che dal 13 dicembre la Toscana torni da dove era partita, cioè dalla zona gialla: avremo a disposizione un rush finale verso il Natale per dare ossigeno al commercio e far vivere le Feste nel pieno e convinto rispetto delle regole individuali e collettive".