Firenze, 13 novembre 2020 - La Toscana diventa zona rossa per effetto delle decisioni del Governo e del ministero della Salute. Diventano più stringenti le norme anti covid, con il divieto di uscire di casa se non per comprovati motivi, come accadeva a marzo. Quello che cambia proprio rispetto al lockdown di marzo è che non tutte le scuole andranno in didattica a distanza. C'è una parte degli studenti toscani che continueranno ad andare a scuola.
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Chi va a scuola in presenza
Nella zona rossa sono i bambini delle scuole dell'infanzia e delle scuole elementari a continuare ad andare a scuola in presenza. In presenza andranno anche i ragazzi della prima media, per consentire di socializzare tra loro in un passaggio delicato della loro carriera scolastica. Vanno invece in didattica a distanza tutte le superiori. Le scuole sono dunque chiuse, anche se i supplenti potranno comunque essere convocati dagli istituti per coprire ore. Faranno comunque per la maggior parte didattica a distanza e non in presenza. Alle superiori restano aperti i laboratori e i ragazzi con bisogni educativi particolari, ovvero coloro che necessitano di un sostegno, possono andare in classe a piccoli gruppi. Saranno i presidi ad organizzare le attività nella maniera migliore possibile.
Obbligo di mascherina
I bambini delle elementari e quelli della prima media che frequenteranno le scuole in presenza in zona rossa dovranno indossare la mascherina al banco per tutta la durata delle lezioni.
Le mense restano aperte
Come dice il dpcm, anche in zona rossa le mense e l'attività di catering nelle scuole aperte resta regolare. Quindi nelle scuole dell'infanzia, alle elementari e in prima media i bambini potranno mangiare a scuola. Resta il fatto che ogni mensa dovrà garantire il rispetto delle norme anti-covid come distanziamento, obbligo di mascherine per gli operatori, ecc...