Toscana zona rossa: via alle nuove regole. Ma è polemica con il Governo

La relazione dell'Agenzia regionale di sanità sulle decisioni del ministro della Salute: "Imbarazzati da un sistema che non dà tempo di verificare le misure prese"

Code al mercato di S. Ambrogio a Firenze nell'ultimo sabato di shopping (New Press Photo)

Code al mercato di S. Ambrogio a Firenze nell'ultimo sabato di shopping (New Press Photo)

Firenze, 15 novembre 2020 - A mezzanotte la Toscana è diventata zona rossa. Nuove regole e nuovi divieti, più stringenti di quelli della zona arancione, da cui la regione veniva.

Con la nuova colorazione gli spostamenti tornano come al lockdown di marzo: si può uscire da casa solo per motivi di lavoro, di salute (visite mediche) o per andare a fare la spesa, oltre che per accompagnare a scuola i bambini, se frequentano una scuola non in didattica a distanza. Se nella zona arancione ci si poteva spostare liberamente nel comune, adesso invece la norma è più stringente. Per quanto riguarda i negozi, restano aperti quelli elencati dal ministero  (elenco-1 / elenco-2): ci sono molte categorie che vi rientrano, oltre agli alimentari, alle farmacie, alle edicole, alle tabaccherie.

Nardella: "Difficile tornare in arancione per Natale"

"Dobbiamo mettercela tutta: possiamo farcela" QUI L'ARTICOLO

 

Giani: "Speriamo di allentare la morsa per metà dicembre"

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha parlato a Sky dell'ingresso della Toscana in zona rossa: "Speriamo di allentare la morsa per metà dicembre". QUI L'ARTICOLO

Torna il servizio Sos Spesa in Toscana

Torna Sos Spesa, il servizio di consegna a domicilio in Toscana per gli ultra sessantacinquenni che hanno difficoltà a recarsi nei supermercati per la spesa. L'iniziativa è organizzata dalle associazioni di volontariato Esculapio, Croce Rossa, Anpas e Misericordia, in collaborazione con Unicoop Firenze e attiva nei Comuni delle province di Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Si potrà richiedere la consegna della spesa a partire da lunedì 16 novembre. Si tratta di un servizio sociale, pensato per anziani e persone con patologie, che non possono uscire vista la delicata situazione dei contagi da coronavirus. Due le modalità per accedere: contattando il numero verde 800814830 dalle 8.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì oppure compilando la lista della spesa disponibile online al link https://www.coopfirenze.it/servizio-sosspesa Chi sceglie il canale online, verrà ricontatato da un operatore per confermare l'ordine e comunicare la data di consegna. A portare la spesa a casa saranno i volontari delle associazioni coinvolte nell'iniziativa, che seguono tutte le misure di sicurezza e di tutela della salute.

Vandali contro il tendone per i tamponi

A Prato dei vandali hanno squarciato il tendone per i tamponi allestito da anpas Toscana. QUI L'ARTICOLO

A mezzanotte scattano i divieti

Alle 0.00 tra sabato e domenica dunque, per un tempo di almeno due settimane, stop anche al commercio. Rimarranno aperti solo i negozi di certe categorie di prima necessità (elenco-1 / elenco-2) e ovviamente anche i supermercati insieme a farmacie e edicole. 

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Nardella: "Ora basta recriminare"

"Ieri sera il ministro Speranza ha firmato l'ordinanza: la Toscana entra in fascia rossa. Non è un campionato di calcio dove si retrocede - dice il sindaco di Firenze Dario Nardella - è una cosa seria che segna un livello di rischio molto alto per la salute di tutti noi. Lo so e capisco che ognuno avrà tante ragioni per criticare e obiettare. Ma, per favore, lasciamo da parte le polemiche e pensiamo a combattere tutti uniti l'unico nostro nemico, che è il virus. Un nemico che non guarda il calendario o le fasce colorate. Per questo anche oggi vi chiedo di uscire di casa solo in caso di necessità. I negozi di beni e servizi essenziali resteranno sempre aperti. Se usciremo o no presto dall'emergenza dipenderà da ciascuno di no".

E' polemica sulla zona rossa, Giani: "Amareggiato"

"I dati stavano andando bene. Da uomo delle istituzioni recepisco la decisione del Governo ma sono amareggiato". Queste le parole del presidente della Regione Giani sulle chiusure. Il presidente ha parlato durante una diretta Facebook nella serata di venerdì.

L'Agenzia regionale di sanità: "Decisione che imbarazza"

"Una decisione che imbarazza". L'Agenzia regionale di sanità recepisce in questo modo l'istituzione della zona rossa in Toscana. L'imbarazzo deriva "da un sistema di monitoraggio nazionale che non dà il tempo di verificare se le misure messe in atto sortiscono degli effetti: come nel caso della Toscana, passata da zona gialla a zona arancione e poi rossa nel giro di una settimana".

Ma i ricoveri sono una grande criticità

Secondo quanto reso noto nel report dell'Ars, al momento in Toscana i ricoveri sono «la maggiore criticità», soprattutto per la carenza di personale: «Ormai - spiegano gli esperti - abbiamo ampiamente superato il picco di 1.437 ricoveri che fu raggiunto il 3 aprile, mentre adesso siamo ormai oltre i 1.900. Si stanno cercando nuovi luoghi da adibire a reparti Covid e moltiplicando i posti letto, ma resta la criticità del personale sanitario che deve seguire questo nuovo carico di pazienti, che non sembra essere sufficiente».

Nota positiva: i tanti tamponi

«E' assolutamente positivo - rileva ancora Ars - che il sistema di testing composto da tamponi molecolari e test antigenici si avvii decisamente verso i 20.000 tamponi quotidiani». «Questo aumento di testing - viene sottolineato - ha sicuramente favorito la maggiore emersione di casi positivi , che oramai si assesta su una media settimanale di circa 2.300». Sempre in base ai dati dell'Ars, a oggi in Toscana i deceduti Covid 19 sono circa 1.800 (il 2,4% dei positivi emersi nel corso di tutta l'epidemia), con un tasso di mortalità di 1,5 decessi settimanali ogni 100mila abitanti, contro i 2 per 100mila di marzo maggio.

Trema l'economia locale

Pur recependo la decisione, le associazioni di categoria sono sul piede di guerra. "Siamo disorientati - dice Cna - Non ci aspettavamo una decisione del genere". E trema l'economia locale, fiaccata da mesi duri, che ora deve subire un nuovo lockdown.