Firenze, 24 luglio 2023 – Tra Dario Nardella e Anne Hidalgo c'è una grande alleanza. E' il senso del fare e di rinnovare città, che affondano le radici nella storia e che sono consumate dal turismo, che li unisce. Pensare a come dare un futuro compatibile con resistenza degli abitanti e ambiente e al tempo stesso candidare Firenze e Parigi ad essere capitali infinite dell'Umanesimo. Se Firenze è la Grande Bellezza rinascimentale, Parigi è la capitale dei diritti, come ci ricorda l'epigrafe dedicata a Voltaire all'immenso Pantheon parigino, e il simbolo inestimabile della Grandeur francese. Insieme guardano al sol dell'Avvenire con entusiasmo, coscienti dei mille problemi che affliggono quotidianamente le grandi città che vivono dinamiche articolate nel corso delle 24 ore, ogni giorno, 365 giorni all'anno.
Parigi ha sei volte gli abitanti di Firenze, è una grande capitale mondiale. Il prossimo anno, a luglio, ospita le Olimpiadi, i cantieri sono ovunque come i turisti. Ieri ha salutato l'ennesima grande edizione del Tour de France, l'avvenimento degli avvenimenti sportivi, il terzo più seguito al mondo con una copertura da 200 tv al mondo, da una valanga di media, di social, di follower in ogni angolo del pianeta. I giornali sportivi francesi, a partire da L'Equipe, hanno dedicato non meno di dieci pagine al giorno alla Grand Boucle. Gadget ovunque, bistrot collegati con le dirette tv e i commenti post frazione della gara a tappe. Sangue giallo scorre nelle vene dei francesi.
Il prossimo anno il Tour parte da Firenze. Non era mai avvenuto che scattasse dall'Italia nella sua storia leggendaria. Un evento da multinazionale dello sport. L'organizzazione è già partita da tempo, il sindaco Dario Nardella, sabato e domenica a Parigi per il passaggio di testimone, guida e coordina. Ci ha creduto da anni, ha lavorato in silenzio, sotto traccia mettendo in campo esperienza e rapporti 'diplomatici' europei ed è riuscito nel colpaccio: far partire il Tour da Firenze. Un investimento milionario che è moltiplicatore di ricadute da pil con segno più sul territorio: visibilità, marketing territoriale, accoglienza. Dal 29 giugno 2024 a chissà quando si sentiranno gli effetti dell'operazione in giallo. Ad ottobre la conferenza stampa a Parigi in cui si svelerà il percorso: una certezza c'è, l'arrivo a Nizza e non a Parigi perché da lì a poco inizieranno i Giochi olimpici appunto. E da dove partirà il Tour a Firenze? "Sceglieremo il percorso più bello, affascinante, intrigante" ha detto ieri Nardella sui Campi Elisi. Il via da Piazzale Michelangelo davanti al museo a cielo aperto lungo l'Arno. Ci sta, eccome. Sai che bellezza con le riprese in tutto il mondo dalla terrazza del Poggi...
Da ora all'estate 2024 la sinergia tra il sindaco Nardella e madame Hidalgo si rafforzerà ulteriormente. La sintonia c'è e sarà moltiplicata. La sindaca di Parigi sta varando tante iniziative che Firenze sta cercando di importare a partire da quelle che esaltano il rispetto dell'ambiente. Il reticolo delle piste ciclabili che salgono ovunque fino all'Arco di Trionfo, la balneabilità della Senna (nel 2025 in tre zone del fiume simbolo della nascita della città), la mobilità alternativa (la rete metro funziona alla grande). La sindaca parigina ha varato un'ultima iniziativa di grande effetto: oltre cento strade chiuse al traffico perché ospitano scuole materne o elementari in modo che i piccoli studenti e allievi possano raggiungere in piena sicurezza le aule. Chissà se un giorno l'idea sarà adottata anche a Firenze.
Intanto il Tour unisce e condivide storia e futuro. "Da oggi il trofeo del Tour sarà in Italia e in accordo con le altre istituzioni coinvolte lo mostreremo nelle sedi delle varie tappe anche di Emilia Romagna e Piemonte e inoltre il comitato promotore realizzerà, d’accordo con il Tour, una serie di appuntamenti di rilevanza nazionale che ci avvicineranno alla fatidica data del 29 giugno quando i più grandi campioni di ciclismo del mondo sfileranno alla nostra città - ha detto Nardella domenica a Parigi - Ringrazio gli organizzatori del Tour, la sindaca di Parigi e le istituzioni francesi per le attenzioni che ci hanno riservato - ha aggiunto -. Il ciclismo è uno degli sport più popolari, gli spettatori possono andare nelle strade a vedere i loro campioni e non vediamo l’ora di ricordare la nostra storia con i nostri campioni Bartali e Nencini. Ce la metteremo tutta per fare della Grand Depart del 2024 un evento storico e indimenticabile che consacra la nostra città come capitale dello sport”. La volatona della sfida è iniziata, Firenze farà una bella figura, anzi di più, in diretta mondiale. C'è da scommetterci.