Parigi, 24 luglio 2023 – Da Firenze agli Champs Élysées, dove Jonas Vingegaard è stato incoronato ieri il ’re’ del Tour de France per il secondo anno di fila, ci sono quasi 900 chilometri. Ma Parigi non è mai stata così vicina. Nel 2024 la Grande Boucle – per la prima volta nella sua storia – partirà dall’Italia. E la prima tappa, sabato 29 giugno, partirà da Firenze per arrivare a Rimini. Poi il 30 si correrà la seconda frazione, da Cesenatico a Bologna, mentre l’1 luglio la terza partirà da Piacenza e arriverà a Torino. Il 2 luglio il Tour ripartirà da Pinerolo per ’tornare’ in Francia.
C’è un anno di tempo per prepararsi. Un anno per rendere memorabile questa volta prima volta del Tour nella patria del Giro, di Coppi e Bartali, Moser e Saronni, Nibali e Pantani. E il conto alla rovescia è iniziato ieri sera, durante le premiazioni del Tour, con la cerimonia del passaggio di consegne all’Italia. “E noi stiamo lavorando perché questa prima volta del Tour in Italia sia veramente speciale. Mostreremo ai milioni di appassionati di ciclismo nel mondo quant’è bello girare l’Italia in bicicletta”, assicurano il sindaco di Firenze, Dario Nardella, e Davide Cassani, presidente di Apt Emilia Romagna. Sono arrivati a Parigi due giorni fa, insieme al presidente del Piemonte, Alberto Cirio, al sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e a Gianmaria Manghi, capo di gabinetto del governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, per fare il punto con gli organizzatori del Tour e cominciare a lavorare sulla ’maratona’ di eventi che precederanno le tappe della Grande Boucle.
"Di sicuro – anticipa Nardella – metteremo una speciale cartellonistica lungo le strade che saranno attraversate dal Tour, così gli appassionati potranno farsi le foto lungo il percorso della Grande Boucle”. Questo avverrà già da ottobre o novembre. Nel 2024, già da fine marzo i principali monumenti delle città del Tour saranno illuminati di giallo.
“Chiederemo ad Autostrade di segnalare le date del Tour ai caselli. Vogliamo fare lo stesso nelle stazioni ferroviarie”. Non mancheranno pedalate per bambini e famiglie e gran fondo per i cicloamatori lungo le strade del Tour, e tante iniziative in omaggio ai grandi nomi del ciclismo italiano, da Ottavio Bottecchia (il primo italiano a vincere il Tour de France, nel 2024) a Gino Bartali e Gastone Nencini, fino a Marco Pantani per celebrarlo a 20 anni dalla sua scomparsa. E Vincenzo Nibali, vinccitore 10 anni fa del Tour. Questo e altro per il debutto del Tour de France in Italia. Ospitarlo costerà oltre 6,5 milioni ai vari enti dei territori coinvolti, che dovranno spenderne – quasi – altrettanti per soddisfare tutte le richieste del ’protocollo’ della Grande Boucle. Soldi ben spesi, visto il volume d’affari generato dal Tour in Italia: oltre 120 milioni di euro, con un indotto diretto di 30 milioni per Firenze e dintorni, e (solo nei giorni delle tappe) più di 150mila pernottamenti negli hotel.