Firenze, 23 giugno 2024 – Il 29 giugno la più importante e seguita competizione ciclista al mondo partirà per la prima volta dall’Italia, con la tappa Firenze-Rimini. Per la Toscana il Grand Départ del Tour de France non rappresenta solo un’occasione di spettacolo e di intrattenimento per il pubblico, ma è anche uno strumento in grado di generare ricadute economiche positive attraverso gli investimenti realizzati dalla pubblica amministrazione e dagli organizzatori e alla spesa in beni e servizi che gli spettatori e i visitatori attratti dalla manifestazione riverseranno sul territorio.
Secondo l’indagine realizzata dal Centro studi turistici di Firenze con la collaborazione di Irpet, il Tour de France determinerà nella regione un aumento di 20 milioni di euro del prodotto interno lordo, la creazione di 400 posti di lavoro ed una spesa sul territorio di 29,6 milioni. Circa 500mila le persone attese per la fase preparatoria e la partenza della prima tappa Firenze-Rimini lungo il percorso toscano. Nelle quattro giornate dell’evento potrebbero essere circa 162mila le presenze di spettatori in arrivo in città da fuori provincia: 66% escursionisti e 34% pernottanti, di cui il 17% turisti stranieri.
A queste potrebbero aggiungersi 138mila presenze di residenti in città-area metropolitana. Oltre 4 mila persone al seguito del Tour tra organizzatori, componenti dei team, tecnici, professionisti, che per quattro o cinque notti pernotteranno tra il capoluogo ed altre località toscane. In arrivo anche 2.500 operatori dell’informazione e oltre 100 le reti televisive che trasmetteranno l’evento in 190 paesi, con circa 170 milioni di spettatori per ogni tappa.
La componente turistica collegata alla manifestazione avrà una ricaduta sul tasso di occupazione delle strutture ricettive anche nelle aree distanti fino a 50 chilometri da Firenze, per circa 83mila pernottamenti stimati. Ciò si tradurrà in un innalzamento del tasso di occupazione dei posti letto fino al 90% a Firenze (+17%) e al 60% negli altri comuni dell’area (+9%). Oltre duemila saranno gli addetti coinvolti dalle richieste della domanda aggiuntiva di beni e servizi, con una ulteriore ricaduta occupazionale diretta e indiretta. Tutte queste maggiori presenze, dai componenti l’organizzazione agli spettatori, riverseranno sul sistema economico una spesa stimata in 20,7 milioni di euro .
A questi valori vanno aggiunti gli altri consumi sostenuti dagli spettatori che arriverebbero in qualità di escursionisti: dalle consumazioni dei pasti alle bevande, dagli acquisti presso la rete commerciale ai prodotti artigianali, artistici ed enogastronomici, dai consumi culturali ai servizi di intrattenimento, per una spesa di oltre sei milioni di euro. Un ulteriore contributo arriverà dalla spesa dei residenti in città e area metropolitana: per questi spettatori il valore potrebbe attestarsi a 2,9 milioni di euro. Totale, dunque, 29,6 milioni di spesa, di cui almeno 9,6 milioni saranno destinati ai servizi della ristorazione, 9 milioni ai servizi della ricettività e 5,8 milioni nel commercio. Infine, il valore dell’esposizione mediatica di Firenze in Italia nei giorni dell’evento potrebbe essere di circa di 4 milioni e il valore della visibilità su scala mondiale potrebbe raggiungere i 60 milioni di euro.
"E’ un evento sportivo, il quarto al mondo per capacità di attrarre spettatori e per la sua rilevanza a livello globale, che avrà ricadute molto importanti sulla Toscana. La maggior pressione sulla destinazione ha effetti positivi sui prezzi medi per camera, ma, soprattutto, il Tour de France avrà un valore straordinario dal punto di vista dell’immagine del nostro territorio", commenta Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi-Confcommercio Toscana.
"È essenziale continuare a investire nel settore degli eventi, non solo sportivi, ma anche culturali, come concerti e mostre di rilevanza internazionale. Per sfruttare al meglio queste opportunità, dobbiamo puntare su infrastrutture adeguate che consentano di ospitare tali manifestazioni, dimostrando così la nostra capacità di accogliere eventi di grande portata".