MONICA PIERACCINI
Cronaca

Traffico di cuccioli dall'Est, ne arrivano duemila a settimana

L'esperto della Lav: “Fenomeno diffuso quello di vendere animali provenienti dall'estero, che muoiono dopo poco”. L'appello: “Adottate i cuccioli, non acquistateli”

Un cucciolo di Cavalier King

Firenze, 21 dicembre 2022 – Ha acquistato un cane a caro prezzo, ma poi è risultato malato ed è morto dopo poco. E' successo a Borgo San Lorenzo, ma sono casi diffusi in questo periodo di feste, quando si decide di regalarsi o regalare un animale domestico. “Ma bisogna stare attenti e – è l'invito di Ciro Troiano, criminologo, responsabile dell'osservatorio zoomafia della Lav – i cuccioli si adottano, non si comprano. I canili sono pieni di cani di tutte le razze. Così ci si difende dalle truffe, ma soprattutto si tutelano gli animali, facendo sìche non vengano sottoposti a questa schiavitù post moderna”.

Ogni settimana in Italia, ricorda Troiano, arrivano circa duemila cuccioli dall'estero. “E queste truffe solitamente sono legate proprio al traffico di cuccioli, soprattutto di cani”. Gli annunci si trovano sulle bacheche dei negozi di animali oppure, molto più spesso, in rete. “Vendesi bulldog francese, nato in allevamento...”, ma l'allevamento non esiste. Al momento dell'acquisto, poi, il contratto prevede clausole particolari, come, ad esempio, l'obbligo di portare il cane dal veterinario indicato da chi ha venduto l'animale in caso si ammali entro otto giorni, oppure, in caso di morte, si prevede la 'sostituzione' con un altro cucciolo di pari valore. Come se fosse un oggetto. “Purtroppo – sottolinea il responsabile dell'osservatorio zoomafia della Lav – controversie legate all'acquisto di cuccioli che poi si rivelano malati o affetti da patologie sono molto diffuse, ma, ripeto, quello che può fare per contrastare questo traffico illegale è adottare e non comprare quando si decide di fare entrare in famiglia un animale domestico”.

Come funziona il traffico illlegale di cuccioli 

Viaggiano soprattutto di notte, spiega la Lega antivivisezione animali, spesso con passaporti falsi o falsificati, nascosti nei bagagliai di autovetture, in furgoni o tir, mimetizzati all’interno di insospettabili borsoni, in treno, in aereo. Arrivano così i cuccioli importati illegalmente in Italia, dopo un viaggio che può durare anche oltre 12 ore. Nel nostro Paese vengono venduti in allevamenti e negozi, furtivamente presso i caselli autostradali e sempre più frequentemente su internet. Il traffico dei cuccioli è un vero e proprio business che movimenta circa 300 milioni di euro all’anno, legato al valore economico degli animali. Cuccioli dell’Est acquistati a circa 60 euro sono venduti a prezzi anche fino a 20 volte superiori, una volta 'trasformata' la loro origine da Est europea a italiana. Ciò compensa ampiamente anche le perdite dovute all’alta mortalità dei cuccioli: si stima che sia intorno al 50% tra il trasporto e dopo l’arrivo in Italia. I cuccioli nascono in allevamenti a conduzione familiare o in vere 'fabbriche di cuccioli', strutture che ospitano decine o centinaia di fattrici per la riproduzione, stabulate in box piccolissimi con cibo solo per sopravvivere. In età tenerissima 30–40 giorni, i piccoli sono caricati su camion o furgoni e trasportati nel nostro Paese. In questo squallido commercio di animali spesso manca il più banale controllo sanitario. Il  precoce distacco dalla madre causa poi ai cuccioli traumi affettivi e problemi di salute. Privi delle difese immunitarie, i cuccioli possono contrarre malattie mortali, come il cimurro e la parvovirosi, o persino la rabbia, un pericolo anche per l'uomo.