ANGELA BALDI
Cronaca

Tredici lance e una lacrima, S.Spirito: il Capitano Geppetti lascia

Il super capitano dei trionfi decide il passo indietro. «Resterò vicino al quartiere» Indica Pino come successore. «Le mie edizioni più belle, un periodo da sogno

geppetti

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Arezzo, 8 gennaio 2024 – Dal 2012 a oggi ha collezionato 13 lance d’oro col quartiere di Porta Santo Spirito, è il capitano più vittorioso di sempre, secondo solo a Ciuffino, eppure Marco Geppetti ha deciso di fare un passo indietro. Le elezioni per i nuovi consigli dei quartieri sono dietro l’angolo e a Santo Spirito serviranno anche per nominare un nuovo Capitano.

Geppetti come mai la decisione di fermarsi?

«Era in testa da un po’, è giusto così per mille motivi è una decisione presa in serenità. Il quartiere è apposto, solido e questo mi fa piacere. Faccio un passo indietro da Capitano ma non butto via quello che ci sarà in futuro. E’ una posizione annunciata e condivisa. Il 16 gennaio c’è l’assemblea, poi le elezioni, c’è bisogno di mandare avanti l’azienda e pianificare, non sono uno che fa tanti proclami ma la mia posizione è chiara. Siamo abituati a fare poche schermaglie e a far funzionare la macchina. Non ci sono problemi con nessuno, nel mio ruolo mi sono trovato bene. Sono stato fortunato ho vissuto anni spettacolari, ho dato tanto al mio quartiere ma ho ricevuto di più. Abbiamo cercato di costruire qualcosa di importante, spesso sfociato nelle vittorie. Abbiamo una coppia incredibile, costruito una scuderia di proprietà e un circolo aperto tutti i giorni».

Chi vede come suo successore?

«Ho fatto un percorso importante con Niccolò Pino mio vice, di amicizia e condivisione di Giostra. E’ un ragazzo che mette avanti a tutto il quartiere, ha grandi qualità e credo che il futuro vada verso la sua candidatura. E’ il cugino di Gianmaria Scortecci, ma questo non ha mai influito, sapranno gestire il rapporto aldilà di quello familiare. Entrambi sono nati e cresciuti a San Jacopo e al quartiere».

Pino Capitano e Magi Rettore?

«Penso che sul Rettore si vada verso una continuità. Giacomo Magi ha preso questo incarico ma da tempo era con noi a condividere anni spettacolari».

I momenti più belli e più brutti degli ultimi 12 anni?

«Le batoste sono le sconfitte, le vittorie sono tra i ricordi più belli, indimenticabile il triplete 2016. A maggio 2016 non potevamo utilizzare i nostri cavalli, ci siamo presentati a giugno in piazza con tre giostre da fare e tutti contro. Abbiamo fatto un lavoro incredibile, i ragazzi in primis, e un anno che poteva sfociare nel peggiore è stato eccezionale».

Con 13 vittorie nell’albo d’oro è secondo solo a Ciuffino, non aveva voglia di eguagliarlo?

«Tredici vittorie sono incredibili pensandoci 12 anni fa, sono vittorie del quartiere non del singolo e ciò mi inorgoglisce. Al record ci ho pensato ma non gli ho dato mai la priorità, una decisone del genere non poteva essere limitata a un record. Ciuffino è un’icona è giusto stia nel piedistallo. Quanto fatto in questi anni resta patrimonio del quartiere».

Continuerà a vivere il quartiere?

«E’ casa mia. Lascio il ruolo da capitano con serenità e orgoglio, ma ho voglia di stare ancora al mio quartiere. Mio figlio è fisso alle scuderie a dare una mano nell’organizzazione».