Firenze, 9 agosto 2023 – L'allarme bomba, lo sciopero, i consueti disagi nelle ore di punta per i treni regionali. Cancellazioni e ritardi ferroviari sono ormai all'ordine del giorno e vanno a danneggiare i pendolari, ma anche i viaggiatori occasionali, che sono tanti in questa stagione turistica. In alcuni casi, si può chiedere il rimborso del biglietto o un risarcimento. Ecco quando.
Treno cancellato, quando si ha diritto al risarcimento
In caso di treno cancellato, si ha sempre diritto al rimborso del biglietto e si possono chiedere anche ulteriori indennizzi, per esempio la restituzione della spesa sostenuta per l'albergo o per il taxi. Con un'eccezione. In caso di soppressioni o ritardi dovuti a “cause di forza maggiore”, nei quali rientra anche lo sciopero, è possibile richiedere il rimborso del biglietto in base alla tipologia dei treno, ma non ulteriori risarcimenti dei danni subiti. “Per fare un esempio - spiega Altroconsumo sul suo sito - se a causa di un treno soppresso per sciopero si deve rinunciare a una notte in albergo già prenotata, Trenitalia o Italo o Trenord non sono tenuti a risarcire il costo della camera non usufruita, proprio perché in questo caso si tratta di causa di forza maggiore".
Treni nazionali Trenitalia
Per tutti i treni nazionali Trenitalia - fa presente Altroconsumo - è prevista un’indennità in bonus o in denaro pari al 25% del biglietto per ritardi tra 60 e 119 minuti e al 50% del biglietto per ritardi superiori a 120 minuti. Per i treni Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca l’indennità pari al 25% del biglietto (solo bonus, non denaro) è riconosciuta anche per ritardi tra 30 e 59 minuti. Dopo 24 ore dall’effettuazione del viaggio, ed entro 12 mesi, è possibile richiedere l’indennizzo tramite biglietterie in stazione, l’agenzia di viaggio presso cui è stato acquistato il biglietto, direttamente online tramite il form sul sito Trenitalia o al call center. In dettaglio, il viaggiatore può chiedere un indennizzo in denaro o mediante il riaccredito sulla carta di pagamento utilizzata per l’acquisto; il rilascio di un bonus, utilizzabile entro 12 mesi dalla data del viaggio; l’emissione di un nuovo biglietto per un importo pari al bonus spettante.Gli indennizzi di importo pari o inferiore a 4 euro non sono riconosciuti.
Treni regionali Trenitalia
Per tutti i treni regionali Trenitalia la richiesta di indennizzo, reperibile presso le biglietterie e sul sito www.trenitalia.com, deve essere inoltrata, per posta, entro un anno dall'effettuazione del viaggio, alla direzione regionale competente per la località di destinazione del viaggio, allegando il biglietto in originale obliterato alla partenza e all’arrivo o, in caso di biglietto elettronico, la stampa cartacea in pdf. Per il biglietto elettronico regionale è richiesta la validazione del biglietto a bordo del treno su cui si è viaggiato. La direzione regionale invierà, entro un mese dal ricevimento della richiesta, un documento per il ritiro dell’indennizzo in denaro. Non vengono riconosciuti indennizzi di importo pari o inferiore a 4 euro.
Treni italo, come richiedere il rimborso
La politica di indennizzo applicata da Italo, ricorda Altroconsumo, è quella stabilita dalla legge. Quindi: tra i 60 minuti e i 119 minuti di ritardo in arrivo, indennizzo pari al 25% del prezzo del biglietto, con un ritardo superiore ai 120 minuti, indennizzo pari al 50%. C’è però un vantaggio non trascurabile: non bisogna fare alcuna richiesta. L’indennizzo viene riconosciuto automaticamente entro 30 giorni tramite voucher o, se si è iscritti al programma Italo Più, su Borsellino Italo. In entrambi i casi Italo invia una mail dove comunica l’avvenuto indennizzo. Per verificare che sia stato erogato bisogna andare sulla pagina ‘Assistenza’ del sito Italo alla sezione ‘Fai da te’ e cliccare su ‘Monetizza indennizzo’ se si è in possesso di un voucher oppure su ‘Verifica il tuo credito Italo’. Se non c’è o ci sono stati altri problemi si può fare reclamo tramite il sito compilando il modulo indicato o via posta. Entro un mese dal ricevimento del reclamo, Italo darà una risposta motivata oppure comunicherà la data entro la quale sarà inoltrata la risposta che comunque dovrà arrivare al passeggero entro tre mesi dal reclamo.