ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Trent'anni sulla cresta dell'onda: al Toronto Film Festival debutta il docufilm su Bocelli

«Sono sempre stato un fatalista - dice la star nel film, ma è anche una persona che crede nella vita>>. Il titolo del docufilm, 'Because I Believe", 'perché ci credo", esprime perfettamente chi è Andrea Bocelli.

Bocelli

Andrea Bocelli

Lajatico, 7 settembre 2024 - Lo splendido scenario delle Terme di Caracalla per raccontare un meraviglioso viaggio di trent'anni. La voce narrante è quella di Andrea Bocelli. Il tenore italiano parla di se stesso nel docufilm diretto dalla regista di origini toscane Cosima Spender e intitolato "Andrea Bocelli: Because I Believe". Debutterà in anteprima mondiale l'8 settembre alla 49/a edizione del Toronto International Film Festival nella sezione, 'Gala Presentations'. A parlare, come riporta l'Ansa, è un Bocelli uomo ed artista, sotto i riflettori e lontano dal palcoscenico nell'intimità della sua casa nell'amata Toscana, a Lajatico, la terra da cui il successo non è riuscito a strapparlo. Parla con sincerità delle difficoltà e dei traguardi della sua vita ma senza vittimismo. L'essere nato ipovedente e l'aver perso la vista totalmente a dodici anni a causa di una pallonata sugli occhi ricevuta durante una partita a calcio non gli hanno impedito di fare tutto ciò che ha voluto nella vita. «Sono sempre stato un fatalista - dice nel film, ma è anche una persona che crede nella vita e il titolo del docufilm, 'Because I Believe, 'perché ci credo, esprime perfettamente chi è Andrea Bocelli. Un ragazzo di campagna, <<lo sono ancora - sottolinea, che dai piano bar dove cantava le canzoni di Frank Sinatra si è ritrovato sui principali palcoscenici al mondo. Galeotto fu il brano 'Con te partirò' con il quale nel 1995 si piazzò al quarto posto a Sanremo. L'anno successivo la canzone fu usata, nella versione inglese, dal pugile tedesco Henry Maske per il suo addio al pugilato. Con te partirò divenne, 'Time to say goodbye e fu cantata in duetto con il soprano Sarah Brightman. Maske fu sconfitto ma Bocelli ebbe il suo trionfo. «Time to say goodbye - dice Caterina Caselli nel film - è per Bocelli come New York New, York per Liza Minnelli». Con la sua etichetta Sugar, la cantante e produttrice italiana discografica italiana nel 1994 pubblicò 'Il mare calmo della sera", il primo album di Bocelli. Una costante del racconto dell'artista in 'Andrea Bocelli: Because I Believe è la presenza della sua famiglia nonché dei suoi amici. La sua seconda moglie Veronica Berti è sempre al suo fianco, così come lo sono i suoi tre figli, Amos e Matteo avuti dalla prima moglie Enrica Cenzatti, e soprattutto Virginia, nata nel 2012. Come spiega Veronica, la bambina ha tutto il dna del padre. Nel 2020, a soli otto anni, ha duettato con Bocelli eseguendo magistralmente una cover di 'Hallelujah' di Leonard Cohen. Oltre agli amici ci sono anche gli artisti con i quali ha cantato, tra cui Pavarotti, Zucchero, Celine Dion, Ed Sheeran, ci sono il suo cavallo. Il film si chiude con una sequenza di immagini sul concerto che si è svolto lo scorso luglio al Teatro del Silenzio a Lajatico. È ancora un ritorno a casa, la terra dove è nato ed è qui che per suo volere è stato creato questo anfiteatro naturale. Uno spazio che per quasi un anno resta silenzioso per poi animarsi una volta all'anno per ospitare personaggi del bel canto, della musica e della danza, nazionali e internazionali.