MONICA PIERACCINI
Cronaca

Una Pasqua stellare. Il turismo scommette sul tutto esaurito, atteso il boom dagli Usa

Assalto alle città d’arte, mentre le località balneari confidano nel meteo. Proposta di legge con nuove regole per alberghi e affitti brevi: cosa può cambiare in Toscana. "Una corretta fruizione del patrimonio"

All’aeroporto di Firenze, così come a quello di Pisa, sono previsti molti arrivi

All’aeroporto di Firenze, così come a quello di Pisa, sono previsti molti arrivi

Sarà una Pasqua all’insegna dei turisti stranieri, in particolare americani, che visiteranno le città d’arte toscane. L’attrattiva delle opere d’arte rinascimentali, della ricca cultura e dell’enogastronomia della regione attrae visitatori da tutto il mondo, con una particolare affluenza prevista dagli Stati Uniti. Per quanto riguarda invece il turismo dai Paesi europei più vicini, come per quello domestico, che si orienteranno in entrambi i casi su soggiorni brevi, un impatto decisivo lo avrà il meteo. «Se il fine settimana sarà di bel tempo, allora avremo anche un ottimo andamento per Pasqua. Si deve incrociare le dita, perché se il meteo dovesse tradire, il turismo ne soffrirà», dice Daniele Barbetti, presidente di Federalberghi Confcommercio Toscana. Comunque è «difficile fare un confronto – sottolinea – con la Pasqua 2023, in quanto quest’anno cade molto presto». Se, anche in caso di meteo avverso, le città d’arte registreranno un ottimo andamento dei flussi turistici, diversamente andrà per le località balneari che, «per il combinato disposto della Pasqua anticipata e del tempo incerto, potrebbe invece avere dei numeri più bassi rispetto allo scorso anno». Sul turismo domestico continuerà inoltre a pesare la riduzione del potere d’acquisto degli italiani, che incide sulla capacità di spesa per le vacanze. Questo potrebbe portare a una riduzione delle presenze di toscani e italiani. In generale, poi, è da tenere in considerazione il fenomeno del turismo sostenibile e dell’interesse crescente per esperienze all’insegna del green. Le strutture che offrono servizi eco-compatibili e promuovono la conservazione dell’ambiente potrebbero attrarre un maggior numero di visitatori sensibili alle tematiche ambientali. Al di là della Pasqua, si apre comunque la stagione turistica e tra le top 10 destinazioni di tendenza per i viaggi primaverili, secondo un’indagine di Airbnb, spiccano tre città toscane: Livorno, al quinto posto, Firenze, settima, e Montepulciano, nona.

Firenze, 20 marzo 2024 – L’innovazione più significativa della proposta di legge di modifica al Testo unico sul turismo è l’inserimento di un articolo che contempla la possibilità per i Comuni a più alta densità turistica di individuare, di concerto con la Regione, zone o aree in cui definire criteri e limiti per lo svolgimento delle attività di locazione breve di immobili per finalità turistiche. Limiti funzionali "ad una corretta ed equilibrata fruizione turistica del patrimonio storico, artistico e culturale e alla preservazione del fisiologico tessuto sociale", ispirati da quanto ha già fatto il Comune di Firenze per arginare il proliferare di airbnb nell’area Unesco. Ma la Toscana non è solo Firenze e la proposta di legge introduce novità che riguardano in particolare le strutture ricettive alberghiere, messe a dura prova dall’esperienza della pandemia dalla quale sono scaturite idee per ampliare le possibilità di utilizzare i propri spazi, anche per altre finalità. Come per esempio lo svolgimento di attività di smart working, che possono coprire un massimo del 40% della superficie complessiva della struttura e per un periodo di tempo non inferiore a tre mesi consecutivi e non superiore a nove nel corso dell’anno solare.

L’accesso a queste aree destinate a smart working potrà essere consentito anche a persone che non pernottano nella struttura. Un’altra opportunità per le strutture alberghiere a quattro o cinque stelle è quella di creare l’Academy hotel, o albergo scuola. Ispirandosi a quanto avviene in Svizzera, il testo introduce la possibilità che il Comune possa individuare, tramite i propri strumenti di pianificazione urbanistica, gli alberghi che possono organizzare attività didattiche e formative in materia di accoglienza e ospitalità. Entrano nel testo, a distanza di diversi anni dalla sua introduzione nell’ordinamento regionale con la legge 71 del 2013, anche l’albergo diffuso, che non è però ancora decollato, anche per oggettive difficoltà nell’applicare la normativa che lo disciplina.

Nel testo si chiarisce che l’albergo diffuso non è una struttura ricettiva, ma una struttura a rete, che aggrega alloggi di natura residenziale, per portare a nuova vita i borghi toscani, sopperendo alla carenza di altre forme di ospitalità nei nuclei abitati di piccole dimensioni. "Con la legge sul turismo – ha spiegato il presidente Eugenio Giani intervenendo, insieme all’assessore al turismo Leonardo Marras alla sessione pomeridiana della seconda giornata del Festival dell’identità - le aree della Toscana che si trovano fra, per esempio due province, come la Valdichiana, diventano la comunità della Valdichiana, al di là della parte di appartenenza ad Arezzo o Siena. Significa dare molta forza al territorio e alla sua peculiarità. Lo stesso per la Lunigiana spesso associata a Massa e Carrara, o la Garfagnana, la Valle del Serchio, la Maremma, l’Amiata". "Una legge – ha aggiunto – che calibra intorno alle 28 comunità d’ambito una capacità promozionale molto forte".