
L'autodromo del Mugello
Mugello (Firenze), 29 maggio 2021 - L'autodromo del Mugello, dove si sta disputando il sesto appuntamento stagionale del motomondiale, è tornato in calendario dopo lo stop forzato dello scorso anno a causa della pandemia da Coronavirus. Purtroppo le restrizioni non sono finite e per questo il Gp d'Italia non avrà la cornice di pubblico che si meriterebbe, ma non per questo il personale che lavora alla realizzazione dell'evento verrà ridotto. Sarà infatti di ben 504 unità il personale lungo i 5245 metri di pista, di cui 333 commissari di percorso, 122 membri del servizio sanitario, la cui base operativa è costituita dal Centro Medico interno, e 49 le unità antincendio.
Verranno usate 300 radio ricetrasmittenti con otto canali dedicati per permettere al personale di servizio piena operatività e sincronia durante gli interventi. Verranno messe a disposizione dei commissari di percorso ben 486 bandiere di segnalazione, di nove colori diversi, che affiancheranno le 19 bandiere elettroniche, visibili lungo il tracciato da pannelli luminosi. Il Mugello ha sempre dato la massima priorità alla sicurezza e per questo la superficie complessiva delle vie di fuga è di 116 mila metri quadri, pari a 16 stadi olimpici di Roma. 900 metri sono la lunghezza dei 'defender', barriere in gommapiuma per attutire eventuali uscite di pista, 300 sono i metri di 'airfence’, barriere di aria per proteggere i piloti dall'impatto con pareti solide, mentre 192 mila sono i pneumatici posti davanti ai muri perimetrali della pista per assorbire eventuali urti. Messi uno accanto all'altro i pneumatici coprirebbero la distanza tra Firenze e Bologna. L'Autodromo del Mugello, il cui impianto fotovoltaico ha prodotto in 10 anni 1.726.421 kw/h, nel 2015 è stato il primo autodromo al mondo ad aver ricevuto dalla Federazione Internazionale dell'Automobile la certificazione 3 stelle «Achievement of Excellence» per la grande attenzione al rispetto delle tematiche ambientali. Il circuito, inaugurato nel 1974, ha visto la prima gara iridata il 16 maggio 1976 col Gp delle Nazioni, in quell'occasione Giacomo Agostini (Suzuki) ottenne la pole position nella classe 500 col tempo di 2'08«08. 45 anni dopo le MotoGp girano più veloci di ben 23 secondi.
La pista, i dati sulla sostenibilità ambientale
Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico posto sulla sommità della Tribuna Centrale ha prodotto in 10 anni 1.726.421 kWh: con ciò sono state evitate emissioni in atmosfera per oltre 916.720 kg di Co2 così come è stato evitato l’utilizzo di 376.210 litri di petrolio necessario a produrre la stessa quantità di energia. L’impianto copre circa il 25% della necessità annuale di energia del circuito. L’Autodromo del Mugello è stato nel 2015 il primo autodromo al mondo ad aver ricevuto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile la certificazione 3 stelle “Achievement of Excellence” per la grande attenzione al rispetto delle tematiche ambientali. Il Mugello è l’Autodromo più certificato al mondo. Ad oggi ha raggiunto: ISO 20121 - Sistemi di gestione della sostenibilità degli eventi: stabilisce i requisiti per l’organizzazione di eventi sostenibili, che abbiano un impatto minimo sull’ambiente e sulla comunità, e contribuiscano a rafforzare le relazioni con gli stakeholders, dalle Autorità locali ai fornitori e clienti, dai lavoratori ai partecipanti e fruitori delle manifestazioni.
ISO 14001: Sistemi di gestione ambientale: attesta che l'organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerca sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile. La ISO 14001 è quindi una certificazione di processo. ISO 9001 Sistemi di gestione per la qualità: definisce i requisiti di un sistema di gestione per la qualità per un'organizzazione. È la norma di riferimento per pianificare, attuare, monitorare e migliorare sia i processi operativi che quelli di supporto, progettando e implementando il sistema di gestione qualità come mezzo per raggiungere gli obiettivi. BS OHSAS 18001 – Salute e sicurezza dei lavoratori: identifica uno standard per un sistema di gestione della sicurezza e della salute dei lavoratori. La certificazione OHSAS attesta l'applicazione di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo alla sicurezza e la salute dei lavoratori, oltre al rispetto delle norme cogenti. EMAS - Sistema comunitario di ecogestione e audit: è uno strumento volontario creato dalla Comunità europea al quale possono aderire le organizzazioni per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico e ad altri soggetti interessati informazioni sulla propria gestione ambientale. Scopo prioritario dell'EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile, ponendo in rilievo il ruolo e le responsabilità delle imprese.
La pista e la sicurezza
• 5245 metri la lunghezza (1141 metri il rettilineo). La pista è stata inaugurata nel 1974 ed il layout originale del tracciato non è mai stato modificato.
• 9,53% è Il tratto di massima pendenza in salita (Arrabbiata 2)
• 42,86 ml è il dislivello fra il punto più alto (Poggio Secco) e più basso (Arrabbiata 1)
• 504 il personale in pista, di cui 333 commissari di percorso, 122 membri del servizio sanitario, la cui base operativa è costituita dal Centro Medico interno, 49 le unità antincendio.
• 486 le bandiere di segnalazione, in nove colori diversi, utilizzate dai commissari di percorso.
• 300 radio ricetrasmittenti con otto canali dedicati per permettere al personale di servizio piena operatività e sincronia durante gli interventi
• 116.000 metri quadri la superficie complessiva delle vie di fuga pari ad oltre 16 Stati Olimpici a Roma.
• 900 metri di Defender, barriere in gommapiuma per attutire eventuali uscite di pista;
• 300 metri di Airfence, barriere di aria per proteggere i piloti dall'impatto con pareti solide;
• 192.000 i pneumatici posti davanti ai muri perimetrali della pista per assorbire eventuali urti. Messi uno accanto all’altro i pneumatici coprirebbero la distanza tra Firenze e Bologna
• 19 bandiere elettroniche di segnalazione localizzate nei punti più significativi del tracciato
• 50 telecamere ad elevata tecnologia che supportano il monitoraggio in pista della Race control room
I record nel tempo
• 16 maggio 1976 GP delle Nazioni, primo GP corso al Mugello
Pole position classe 500cc Giacomo Agostini (Suzuki) 2’08”08 (147,423 km/h)
Vincitore Barry Sheene (Suzuki)
• 26 maggio 1985 GP delle Nazioni, classe 500cc
Pole position classe 500cc Freddie Spencer (Honda) 2’01”49 (155.420 km/h)
Freddie Spencer, oggi al Mugello in qualità di membro dello Stewards Panel, vinse nello stesso giorno in 250cc (partendo dalla 10° casella) e in 500cc scattando appunto dalla pole.
• 11 giugno 1995 GP d’Italia, classe 500cc
Pole Position Mick Doohan (Honda) 1’53”524 (166.326 km/h)
Vincitore Mick Doohan (Honda)
• 5 giugno 2005 GP d’Italia, classe MotoGP
Pole position Valentino Rossi (Yamaha) 1’49”223 (172.876 km/h)
Curiosità: Valentino Rossi è il re del Mugello con 9 vittorie di cui 7 consecutive tra il 2002 e il 2008, per un totale di 14 podi
• 31 maggio 2015 GP d’Italia, classe MotoGP
Pole position Andrea Iannone (Ducati) 1’46”489 (177,314 km/h)
Vincitore Jorge Lorenzo su Yamaha
• 2 giugno 2019 GP d’Italia, Mugello classe MotoGP
Pole position Marc Marquez (Honda) 1’45”519 (178.944 km/h)
Danilo Petrucci conquista la sua prima vittoria in MotoGP con Ducati